Si spacciavano per autotrasportatori: truffata ditta avellinese

SAN POLO (Reggio Emilia) – Spacciandosi per ditte di autotrasporto realmente esistenti si facevano consegnare la merce da trasportare e sparivano nel nulla con l’intero carico. Una truffa da circa 1,5 milioni di euro e’ stata scoperta dai carabinieri della stazione di San Polo d’Enza, nel Reggiano. Gli autori del maxi-raggiro sono cinque campani accusati di 22 truffe su tutto il territorio nazionale.
Devono rispondere di associazione per delinquere finalizzata al compimento del reato continuato di truffa aggravata, ricettazione, sostituzione di persona e uso di atto falso. Si tratta di un 60enne di Pagani (Salerno), un 42enne di Torre Annunziata, un 37enne e un 65enne di Poggiomarino (Napoli) e un 40enne originario di Torre Annunziata ma residente a La Spezia.
Le ditte truffate sono risultate di Napoli, Genova, Marsala, Reggio Calabria, Varese, Como, Milano, Pisa, Avellino, Bolzano, Salerno, Vicenza, Foggia, Pordenone, Como, Busto Arsizio, Nocera, Piacenza, Velletri, Sant’Angelo dei Lombardi, Santa Maria Capua Vetere, Bolzano, Torino, Venezia, Salerno, Viterbo, Treviso, Pisa, Cosenza. Ma anche di Spagna, Inghilterra, Repubblica Slovacca e Polonia.
La scoperta e’ avvenuta nell’agosto scorso quando i carabinieri di San Polo hanno arrestato il 60enne di Pagani per truffa aggravata, ricettazione e sostituzione di persona ai danni di una ditta di autotrasporti di Napoli e di un corriere di Barcellona. Le indagini stabilirono che l’arrestato si reco’ presso una ditta di San Polo spacciandosi per agente di trasporto incaricato di esportare materiale isolante da San Polo d’Enza alla Spagna. Per non ingenerare sospetti, i malviventi consegnarono tutti i necessari documenti di garanzia. A far saltare il raggiro fu il corriere iberico che insospettito dal fatto che il trasportatore italiano gli aveva indicato soltanto dei recapiti telefonici mobili e degli indirizzi mail contatto’ la ditta di autotrasporti napoletana. Subito la denuncia ai carabinieri di San Polo che si confusero tra gli operai della ditta in attesa del truffatore.
Dagli accertamenti sono poi emerse tutte le altre truffe cominciate dall’aprile del 2010 e scoperti gli altri complici del 60enne. Nel corso dell’operazione, denominata ‘’Toto’ truffa 62’’ sono stati sequestrati due mezzi pesanti, documentazione perfettamente contraffatta come patenti di guida, carte di circolazione, contrassegni e contratti assicurativi, targhe rubate o clonate.

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