Torella, operaio estorceva soldi alla suocera

Torella, operaio estorceva soldi alla suocera

Estorceva denaro alla suocera. Nei giorni scorsi a conclusione di una prolungata attività investigativa posta in essere dai Carabinieri della Compagnia di Montella che, nell’ambito delle attività di controllo e repressione dei reati contro il patrimonio predisposti dal Comando Provinciale di Avellino, hanno smascherato l’ignobile attività di un operaio 35enne che, da tempo si approfittava della propria condizione di vedovo estorcendo cospicue somme di denaro alla suocera. Questi i fatti: i Carabinieri della Stazione di Torella dei Lombardi sono venuti a conoscenza che un’anziana signora del posto era da tempo vittima di pesanti pressioni da parte del genero, finalizzate ad ottenere somme di denaro sempre crescenti con il pretesto di accudire le due nipotine. L’anziana donna, disperata, all’ennesima richiesta con minacce da parte del genero si è rivolta ai Carabinieri che raccolta la denuncia ed in stretta collaborazione con la Procura di Sant’Angelo dei Lombardi, hanno avviato una articolata attività di indagine per ricostruire la dinamica degli episodi raccontati dalla malcapitata e che configuravano vere e proprie estorsioni. Il giovane 35enne, da quando era rimasto vedovo, aveva iniziato a chiedere soldi alla suocera con la scusa di dover accudire le due figlie nate dal matrimonio con la figlia, morta prematuramente. Tuttavia, le richieste di denaro erano divenute sempre più insistenti ed esose tant’è che l’anziana signora aveva cercato invano di darvi un freno. Il giovane, ai vari rifiuti, aveva risposto minacciando anche di morte la suocera e paventando veri e propri atti intimidatori come l’incendio del portone di casa. L’articolata attività, basata su un’approfondita conoscenza info-operativa che, confortata da alcuni spunti informativi derivanti dall’approfondita conoscenza dell’ambiente e della realtà locale, ha permesso di interrompere l’attività criminale e di denunciare il giovane per “estorsione e minaccia”. I Carabinieri indagano ora per accertare l’esistenza di analoghi reati messi a segno dalla stessa persona ai danni di altri familiari. Le indagini sono condotte in stretta collaborazione con i Magistrati delle Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi, coordinata dal Procuratore Capo Antonio Guerriero.

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