False fatturazioni, frodi fiscali in Irpinia: il consuntivo della GdF

Dal contrasto alle frodi fiscali e al sommerso, alle truffe sui fondi pubblici e all’illegalità nella pubblica amministrazione; dalla criminalità economico-finanziaria e agli interessi patrimoniali e imprenditoriali delle organizzazioni criminali ai traffici illeciti via terra e per mare. E’ questo il consuntivo dell’attivita’ operativa svolta nel 2016 dal Comando Provinciale di Avellino della Guardia di Finanza.

I dati forniti offrono un quadro sintetico dell’azione svolta dalle fiamme gialle e sviluppata attraverso:

– la realizzazione di 45 Piani Operativi, diretti all’aggressione delle più dannose e pericolose manifestazioni di illegalità economico-finanziaria nelle diverse aree del contesto provinciale, orientando le risorse disponibili sui fenomeni caratteristici e di maggiore portata criminale delle singole realtà locali;  l’esecuzione, in attuazione dei Piani Operativi, di circa 4.000 interventi, distribuiti nelle 2 missioni fondamentali di polizia economica e polizia finanziaria; lo sviluppo di oltre 400 deleghe d’indagine pervenute dalla magistratura ordinaria e contabile, a fronte delle 556 ricevute; il contrasto ai grandi traffici illeciti e il concorso al dispositivo di ordine e sicurezza pubblica nazionale.

Per il contrasto ai traffici illeciti, sono stati sequestrati circa 60 Kg di droga, gran parte riferiti al rinvenimento di piantagioni di cannabis per le quali sono ancora in corso indagini per l’accertamento dei responsabili. Nello specifico settore di servizio sono stati denunciati 29 soggetti. Eseguiti 55 interventi e denunciate all’Autorità Giudiziaria 40 persone per reati in tema di contraffazione. Sequestrati più di 450.000 prodotti illegali, perché contraffatti, piratati, pericolosi o recanti falsa o fallace indicazione di origine o provenienza, per un valore stimato di oltre 1 milione di euro. Nel settore del contrasto all’immigrazione clandestina sono stati denunciati 15 soggetti.

Per il contrasto alla criminalità organizzata ed alla criminalità economico – finanziaria, sono stati eseguiti 28 accertamenti economico-patrimoniali nei confronti di 98 persone fisiche e 7 fra aziende e società condannate e/o indiziate di appartenere ad associazioni mafiose e loro prestanome.; sequestro ai sensi della normativa antimafia di 89 beni mobili ed immobili, nonché quote societarie e disponibilità finanziarie per un valore complessivo pari a circa 1 milione di euro; inoltrate proposte di sequestro per oltre 4,5 milioni di euro.

In materia di riciclaggio sono state svolte 14 indagini di polizia giudiziaria che hanno portato alla denuncia di 12 soggetti. Mentre 67 sono state, poi, le segnalazioni di operazioni sospette

L’azione di contrasto alle truffe sui fondi pubblici e all’illegalità nella pubblica amministrazione ha consentito agli uomini della Guardia di Finanza di scoprire casi di illegittima percezione o richiesta di finanziamenti pubblici, comunitari e nazionali, per oltre 2 milioni di euro, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 14 soggetti.

Nell’ambito di 8 accertamenti svolti su delega della Corte dei Conti, segnalati sprechi o irregolari gestioni di fondi pubblici che hanno cagionato danni patrimoniali allo Stato per più di 66 milioni di euro e segnalati alla magistratura contabile 33 soggetti per connesse ipotesi di responsabilità erariale.

A seguito delle 52 indagini e dei 10 interventi conclusi nel 2016 per reati ed altri illeciti contro la Pubblica Amministrazione, denunciati 51 soggetti (75% per abuso d’ufficio, 14% per corruzione e concussione, 2% per peculato e 9% per altri reati contro la P.A.), di cui n. 2 destinatari di misure restrittive della libertà personale. In materia di appalti pubblici, nel corso di 4 interventi, sono state acclarate irregolarità per 7,5 milioni di euro.

Effettuati 70 controlli volti a verificare la sussistenza dei requisiti di legge previsti per l’erogazione di prestazioni sociali agevolate e per l’esenzione ticket sanitario, con percentuali di irregolarità pari al 45% dei casi.

Nella lotta alle frodi fiscali, all’economia sommersa e al gioco illegale, sono state concluse 55 indagini di polizia giudiziaria, cui si aggiungono 763 interventi fra verifiche, controlli fiscali a tutela del complesso degli interessi erariali comunitari, nazionali e locali. In questo ambito, rientrano anche 81 controlli per la ricostruzione della posizione reddituale e patrimoniale a richiesta di altre Autorità. Nell’ambito dei reati fiscali, sono stati denunciati 57 soggetti di cui il 55% per emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta, occultamento di documentazione contabile e indebita compensazione. Segnatamente alle frodi all’IVA, sono stati individuati oltre 20 casi, anche nella forma della “frode carosello”, un caso di evasione fiscale internazionale, 3 casi di evasione immobiliare, in particolare nel settore degli affitti in nero.

Scoperti 77 soggetti che, pur avendo svolto attività produttive di reddito, sono risultati completamente sconosciuti al Fisco (cosiddetti evasori totali).

In materia di lavoro, 57 datori di lavoro hanno impiegato 187 lavoratori in “nero” e 9 lavoratori irregolari.

Sequestrate disponibilità patrimoniali e finanziarie per il recupero delle imposte evase nei confronti dei responsabili di frodi fiscali per oltre 4,5 milioni di euro ed avanzate proposte di sequestro per circa 39 milioni di euro.

Oltre 2.600 interventi condotti nell’ambito del controllo economico del territorio. Tra questi, si segnalano, in particolare, quelli svolti in materia di controlli strumentali (2118), trasporto merci su strada (373, di cui 75 nel settore della circolazione dei prodotti sottoposti ad accise) nonché in materia di indici di capacità contributiva (69).

Scoperte 28 violazioni nel campo delle imposte sulla produzione e sui consumi, con la denuncia di 7 soggetti responsabili di reati in materia di prodotti energetici.

Infine 10 gli interventi eseguiti presso gli impianti di distribuzione stradale di carburanti, con 5 casi di irregolarità.

Su 28 interventi effettuati presso sale giochi e centri di scommesse, riscontrate irregolarità nel 10% dei casi. Verbalizzati 34 soggetti.

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