Furbetti del cartellino: dopo l’Asl di Avellino, guai in vista al Genio Civile?

Una approfondita indagine è in corso da parte del personale della Guardia di Finanza di Avellino presso gli uffici del Genio Civile di Via Roma ad Avellino.

Gli uomini della sezione economica finanziari, diretti dal colonnello Gennaro Garzella, su delega del sostituto Fabio Massimo Del Mauro della Procura della Repubblica di Avellino, hanno esaminato documenti e apparecchiature presso la sede del Genio Civile, portando via diversi faldoni contenenti documenti attraverso cui verificare le presenze del personale e le uscite dovute a motivi di servizio oppure compiute in modo arbitrario.

Nessun indagato, al momento, per quella che è una approfondita verifica dalla quale potrebbero emergere reati.

Una situazione sicuramente meno eclatante rispetto a quella che riguardò, nel marzo 2016 gli uffici della sede centrale dell’Asl di Avellino, in Via degli Imbimbo.

In quella occasione la Polizia di Stato di Avellino  sorprese, tramite pedinamenti e filmati con telecamere nascoste, decine di dipendenti dell’Asl di Avellino sorpresi a timbrare per poi assentarsi dal posto di lavoro.

Tra loro anche diversi medici e dirigenti. Furono eseeguiti 21 provvedimenti cautelari di sospensione dal servizio e per tutti i dipendenti indagati (complessivamente una trentina) fu contestato, tra gli altri, anche il reato di truffa. All’epoca il commissario straordinario della Asl di Avellino, Mario Ferrante, annunciò “Avvierò subito i licenziamenti“.

Ilprocesso è tuttora in corso per gran parte dei dipendenti dell’Asl, uffici presso cui pare che le pessime abitudini non siano cambiate, visto che recentemente si è passati alla rilevazione delle presenze attraverso l’impronta digitale, con notevole dispendio di soldi per l’acquisto delle apparecchiature tecnologiche. All’Asl di Via degli Imbimbo la situazione, a quanto pare, è sotto controllo.

Ci sono però altri uffici distaccati dove non sono presenti tali apparecchiature e presso cui a breve potrebbero essere disposti specifici controlli riguardanti non solo la pessima abitudine dei cosiddetti “furbetti del cartellino”.

 

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