Personale della Guardia di Finanza, a conclusione di attente indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino ha tratto in arresto un dirigente medico dell’Asl addetto alle certificazioni per le patenti di guida, in servizio presso il distretto sanitario di Montella
Scatta la sospensione dallo stipendio e dalle funzioni per Antonio Sapio, 66 anni, medico certificatore, difeso dall’avvocato Giambattista De Simone.
Il funzionario pubblico, quale medico-certificatore addetto alle visite per l’accertamento dell’idoneità al rilascio e/o rinnovo delle patenti di guida, è stato oggetto in primis di una mirata attività info-investigativa che ha dato luogo ad una verifica fiscale conclusasi con il recupero a tassazione di € 23.625,00 di imponibile evaso per aver effettuato prestazioni mediche “in nero” i cui proventi sono stati incamerati direttamente dal medico e non dall’ente di appartenenza.
In conseguenza di alcune anomalie riscontrate nel corso del controllo fiscale, sono state esaminate oltre 2.200
certificazioni comunicate telematicamente dal medico al C.E.D. del Ministero dei Trasporti, dal gennaio 2014, data di entrata in vigore della nuova procedura telematica, fino al maggio dello scorso anno.
Per sostenere la visita medica per rilascio e/o rinnovo della patente di guida presso la struttura pubblica, il cittadino, oltre ai rituali versamenti dei diritti di competenza dovuti alla Motorizzazione Civile ed all’imposta di bollo prevista, deve effettuare anche un versamento tramite bollettino di conto corrente postale su di un conto intestato alla Tesoreria Asl, quale corrispettivo per la visita medica da effettuarsi presso la struttura pubblica.
Gli investigatori, dopo aver raffrontato minuziosamente tutte le visite mediche risultanti al Ministero dei Trasporti con quelle effettuate presso il Distretto Sanitario di Sant’Angelo dei Lombardi, hanno invece scoperto che non risultava agli atti della struttura sanitaria la documentazione riferita al 42% circa delle visite complessive comunicate dal medico al predetto C.E.D. (oltre 1.100 prestazioni).
In particolare è stato accertato che tutti questi soggetti sconosciuti all’A.S.L. avevano conseguito e/o rinnovato la loro patente di guida dopo aver corrisposto la somma dei diritti sanitari dovuti (circa € 28,00 per le patenti A e B ed € 45,00 per le patenti C, D e speciali) direttamente nelle mani del medico certificatore, che le ha trattenute per sé,
anziché nelle casse dell’Ente Pubblico, con conseguente grave nocumento alle finanzepubbliche.
Altra truffa posta in essere dal medico ai danni dell’azienda per cui prestava servizio “in via esclusiva” è stata anche quella di “alterare” grossolanamente numerosi bollettini di versamento dei diritti sanitari, modificando i dati degli esecutori dei pagamenti ed allegando a diverse pratiche lo stesso ed unico bollettino di versamento (che si compone di tre sezioni: “l’attestazione” che va presentata all’ente che ne faccia richiesta, “la ricevuta” da conservare quale dimostrazione del pagamento e la “ricevuta di accredito” che arriva al destinatario del pagamento).
Così facendo, ad un soggetto il medico allegava l’attestazione del versamento e ad un altro la ricevuta del medesimo versamento, così da far credere all’ASL che i versamenti fossero stati regolarmente effettuati.
In base alle prove raccolte dai Finanzieri sono stati quantificati in € 36.000,00 circa i diritti sanitari sottratti fraudolentemente all’ASL e pertanto una somma corrispondente è stata oggetto di sequestro preventivo per equivalente, finalizzato alla confisca, in danno del dirigente medico infedele, il quale è stato arrestato dai militari della Tenenza di Sant’Angelo dei Lombardi e posto agli arresti domiciliari per i reati di truffa in danno dello Stato e falso.