Da una Procura della Repubblica all’altra. Dopo avere reso le sue dichiarazioni ai magistrati di Salerno, il giudice tributario Fernando Spanò e il funzionario amministrativo Giuseppe Naimoli presso la commissione tributaria di Salerno, sono stati ascoltati dal procuratore aggiunto Vincenzo D’Onofrio e dal pm Vincenzo Russo.
I due soggetti finiti nei guai per avere partecipato, a vario titolo, a pilotare le sentenze relative a cause di natura tributaria, hanno dovuto spiegare ai magistrati di Avellino i loro rapporti con il giudice tributario Antonio Mauriello, arrestato insieme ad altre sei persone per la stessa indagine.
In particolare si è voluto conoscere tutto quanto riguarda i rapporti tra il Mauriello e la Sidigas e gli interessi mostrati dal giudice tributario nei confronti dell’azienda di distribuzione gas, le cui sorti sono apparse molto a cuore da parte dello stesso Mauriello che è il padre di Claudio, presidente dell’Avellino calcio il cui capitale sociale appartiene proprio alla Sidigas.
Secondo quanto dichiarato dal legale del Mauriello, dopo l’arresto del giudice tributario, egli avrebbe si sarebbe speso in favore della Sidigas e del suo patron De Cesare solo per amicizia, senza ottenere vantaggio economico.
Perchè tanto interesse da parte di Antonio Mauriello? Solo per il fatto che il patron Gianandrea De Cesare aveva scelto, nell’estate del 2018 – tra tanti candidati – proprio il figliolo Claudio Mauriello per affidargli la presidenza dell’Avellino calcio?
Procedimenti tributari
Secondo quanto accertato dagli investigatori, il giudice tributario Antonio Mauriello (attualmente agli arresti domiciliari), in qualità di referente della Sidigas Spa avrebbe consegnato una tangente da 10mila euro nelle mani del giudice tributario Fernando Spanò, presidente della sezione quinta della corte della commissione tributaria regionale di Salerno e relatore nell’udienza per un procedimento riguardante la società del gas, conclusosi con una sentenza favorevole.
In quel modo il Mauriello avrebbe condizionare l’esito del procedimento tributario a favore Ener Impianti s.r.l. titolare del 76,6% del capitale sociale della Sidigas spa, e definita in secondo grado con esito favorevole al contribuente, nel corso dell’udienza del 18 gennaio 2019, risparmiando così di pagare oltre 979mila euro inerente l’accertamento tributario.
I giudici della Procura della Repubblica di Avellino vogliono sapere molte cose e stanno compiendo le opportune indagini per ottenere documenti attraverso cui dimostrare eventuali responsabilità penali, da parte di soggetti che a vario titolo hanno gestito il calcio e anche il basket ad Avellino, oltre a dare un valido sostegno alla Sidigas S.p.A., e al suo patron De Cesare.
Il lavoro appare notevole ma i magistrati non hanno fretta. Gradualmente intendono giungere alla verità e chiamare i suddetti soggetti a dare conto delle eventuali malefatte.