Lavoro nero a Montoro: sospensione dell’attività e denuncia per la titolare di conceria

Lavoratori privi di regolare assunzione e violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro: questo è emerso all’esito di un controllo effettuato dai Carabinieri presso una conceria di Montoro.

Il fenomeno è dilagante, in provincia di Avellino, dove sono numerosi i lavoratori costretti a svolgere la propria attività senza tutela, sia dal punto di vista previdenziale che fiscale.

E tanti sono i titolari di azienda che, approfittando dello stato di necessità di persone alla ricerca di lavoro, evadono tasse e ottengono un profitto maggiore, violando in questo modo le norme della concorrenza, essendo in grado di praticare prezzi più bassi per il costo del lavoro a buon mercato.

Episodi del genere non si contano più e spesso a finire nelle maglie dei controlli sono anche “insospettabili”, com’è avvenuto in passato.

Perciò è intensa l’azione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino, quotidianamente impegnati nel capillare controllo del territorio teso a garantire rispetto della legalità finanche sui luoghi di lavoro, ancora troppo sovente scenari di incidenti le cui conseguenze sono rese maggiormente tristi dal fatto che il più delle volte risultano corollario del mancato rispetto di normative e procedure di sicurezza.

Nello specifico, a seguito dell’accertamento, eseguito dai Carabinieri della Stazione di Montoro Superiore unitamente ai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Avellino, si riscontravano irregolarità sotto il profilo della formazione e della sottoposizione a sorveglianza sanitaria dei lavoratori nonché la mancata fornitura ed utilizzo da parte degli operai dei dispositivi individuali di protezione.

Alla luce di quanto accertato per la titolare dell’impresa è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino.

Nel corso del servizio, i militari hanno altresì contestato prescrizioni e sanzioni amministrative per un importo complessivo di 6.000 euro e sospesa l’attività imprenditoriale poiché venivano impiegati tre lavoratori privi di regolare assunzione.

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