Montemiletto a luci rosse: c’era la fila per andare alla “casa del piacere”

Lo sapevano tutti, facevano la fila per andare alla “casa del piacere”, quella villetta situata alla frazione Montaperto di Montemiletto.

Ora tutti fingono stupore, nessuno sa cosa sia avvenuto, ma le donne del paese chiedono spiegazioni a mariti e fidanzati che fingono di cadere dalle nuvole.

L’operazione contro il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione  è stata condotta dai Carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano che hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Avellino una 50enne di origini dominicane.

Da tempo i militari avevano ricevuto notizia di una casa di appuntamento situata in paese, in una zona periferica. Pare che siano state un paio di donne di Montemiletto a fare la segnalazione di quella attività che “rovinava” famiglie per fatti affettivi ed economici.

C’è voluto poco per fare emergere la situazione.

Oltre a verificare sul posto un via vai di uomini che stazionavano nei pressi della villetta presa in fitto dalla donna di Santo Domingo in cui l’avvenente dominicana “lavorava”, i Carabinieri hanno monitorato alcuni siti internet, spesso utilizzati come bacheche di annunci a sfondo sessuale.

Attraverso il numero di cellulare apparso su un sito specializzato, una utenza da contattare per concordare gli appuntamenti durante i quali consumare rapporti sessuali a pagamento, è stato messo un altro tassello utile per le indagini.

I militari hanno quindi individuato con esattezza il luogo dove veniva esercitata l’attività di meretricio, pubblicizzata in maniera evidente sul sito internet, con tanto di fotografie che non lasciavano alcun dubbio sulla finalità degli incontri.

Sono stati così attivati servizi che hanno portato i risultati attesi: sono state individuate persone che si recavano nella villetta che un noto professionista del luogo aveva regolarmente ceduto in fitto alla donna.

Sono stati notati uomini che entravano, trattenendosi per poco tempo, ossia giusto il tempo di consumare un rapporto sessuale, quindi andavano via. Una mezz’ora, al massimo per quella “visita di cortesia”.

Nello sviluppo delle indagini i Carabinieri hanno proceduto all’identificazione di alcuni avventori che, discretamente avvicinati, non hanno potuto che confermare la natura delle prestazioni che vi si praticavano.

Quelle persone che sono state fotografate e identificate, presto saranno invitate in caserma per fornire ulteriori spiegazioni. In paese circolano già diversi nomi.

All’esito dell’indagine condotta con tempestività e rapiditò, ai Carabinieri non restava altro da fare che accedere in tale abitazione ove hanno verificato l’effettiva presenza di un’avvenente 50enne che si prostituiva.

Nel contempo sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro, oggetti erotici e contraccettivi e la somma di 315 euro, probabile provento del meretricio.

Oltre a deferire in stato di libertà la donna all’Autorità Giudiziaria, perchè ritenuta responsabile della violazione delle norme di cui alla Legge Merlin, è stata emessa misura di prevenzione del Rimpatrio con Foglio di Via Obbligatorio.

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