E’ morto Ciro Coretta, la “storia” della pubblicità e del marketing in Irpinia

Era a Catania per lavoro, era partito ieri mattina. Doveva incontrare alcuni clienti. Solito entusiasmo e spirito propositivo nonostante i 63 anni che Ciro Coretta non sentiva: giocava ancora a pallacanestro, quando poteva, con gli amici di una vita, mantenendo intatta quella passione che negli anni giovanili lo aveva portato ad essere uno dei più promettenti elementi nelle giovanili della gloriosa Scandone degli anni ’70, quando si giocava nella palestra del “Colletta” in Via Colombo e, ancora prima, in quella delle Magistrali di Via Fratelli Ciocca.

Ciro Coretta è morto per un infarto, all’improvviso, lasciando increduli quanti hanno appreso la notizia, i suoi tantissimi amici, creando sgomento nella sua bellissima famiglia, la moglie Mariolina, il figlio Michele (lo stesso nome del nonno) e che lo aveva reso felicissimo nonno: vive in Romania dove gestisce accorsate attività commerciali, la figlia Francesca.

La notizia s’è diffusa in un baleno, riscontrando dapprima incredulità tra i suoi tantisissimi amici e conoscenti, subito pervasi da un senso di tristezza perchè Ciro Coretta è stata una figura solare e positiva e la sua scomparsa – in quanti lo hanno conosciuto ed apprezzato – lascia un vuoto enorme.

Ciro era in albergo, un malore improvviso, forse un infarto. La salma rientrarà in giornata ad Avellino, probabilmente domani pomeriggio i funerali.

Se n’è andata una figura storica della pubblicità e del marketing in Irpinia, un uomo che aveva saputo anticipare i tempi diventando, appena ventenne, responsabile dell’unica agenzia di pubblicità nazionale esistente ad Avellino, monomandatario della “Manzoni & C” di Milano, proiettando i suoi clienti verso “mezzi” a livello nazionale, offredo loro la possibilità di vedere pubblicato logo e redazionale sulla carta patinata delle più prestigiose riviste nazionali e internazionali.

Guardava lontano, Ciro, e per questo aveva poi creato una agenzia con Alberto De Rogatis, la Pubblifirst, sede in Via Dante ad Avellino ma orizzonti aperti sul mondo intero.

Si compensavano a vicenda: Alberto il creativo, l’ideatore delle campagne pubblicitarie; Ciro il vulcanico referente di una clientela selezionata, poche ma buone le aziende per le quali venivano suggeriti investimenti puntualmente ricompensati dai risultati.

Aveva cominciato a proporre la sua clientela sui mercati della Cina e degli Stati Uniti, i suoi viaggi erano continui verso quei Paesi, portando il nome dell’Irpinia e dei suoi affezionati clienti un pò dappertutto, dalle concerie di Solofra ai produttori di pasta e di vino , di olio, della provincia di Avellino, fiero ed orgoglioso di fare conoscere la “sua” gente in ogni angolo del pianeta, riscuotendo consensi e successi non solo dal punto di vista commerciale ed economico ma soprattutto sotto il profilo umano e della soddisfazione per avere fatto qualcosa di utile, di diverso, di innovativo.

In Cina era ormai di casa, a Pechino intratteneva rapporti diretti con uomini politici e industriali, aveva creato contatti anche con rappresentanti delle istituzioni irpine e nazionali, creando eventi bilaterali, con il suo solito garbo e con naturalezza, senza mai fare pesare le sue indubbie qualità e capacità perchè Ciro era rimasto quello di sempre, l’amico di tutti, compagno o avversario in quelle inteminabili e tiratissime partite di basket tra vecchi ma veri compagni.

Addio, Ciro. Ci mancherai.

L.P.

 

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