Un uomo di 47 anni di Atripalda è stato sottoposto a fermo di polizia da parte dei Carabinieri di Solofra, accorsi presso l’Ospedale Landolfi.
L’uomo si era recato al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Solofra per accompagnare il figlio 14enne, che aveva accusato un malore in casa.
Proprio l’assenza di urgenza nell’intervento, aveva indotto i sanitari a mettere in attesa il ragazzo, per provvedere alla visita dopo avere assistito pazienti in situazione di maggiore gravità.
Più volte il padre del ragazzo ha sollecitato i medici a provvedere, poi ha perso la pazienza e ha cominciato a urlare colpendo con calci la porta di accesso al Pronto Soccorso, rimasta fortunatamente chiusa, in modo da impedire all’impaziente genitore di raggiungere i sanitari.
Oltre a sferrare calci alla porta, l’uomo ha colpito anche una vetrinetta che contiene farmaci e attrazzature mediche, mandandola in frantumi, procurandosi una ferita – quella sì – immediatamente medicata dai sanitari con alcuni punti di sutura.
Per lo stato di agitazione mostrato, il 47enneè stato sottoposto anche a visita specialistica psichiatrica.
Sono stati immediatamente allertati i Carabinieri che, subito intervenuti, hanno bloccato l’uomo portandolo in Caserma per quanto di competenza. Nei suoi confronti è stata emessa una denuncia a piede libero: il 47enne di Atripalda, inoltre, dovrà rifondere l’Ospedale Landolfi per i danni provocati.
Episodio anche ad Avellino
Ormai simili episodi, presso il pronto soccorso degli ospedali, sono divenuti frequenti. Recentemente, un episodio del genere si era verificato nello scorso febbraio anche presso l’Ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino dove un infermiere fu aggredito dal parente di un paziente trasportato da un’ambulanza del 118 in codice rosso.
L’uomo aveva aggredito l’infermiere infuriato per i tempi lunghi di attesa, dopo aver alzato la voce nei confronti dei medici e del personale presente.