Rinvio a giudizio per il gruppo Ercolino: ipotesi di bancarotta fraudolenta

Lento e inesorabile il declino del gruppo Ercolino, con interessi nell’edilizia, agricoltura, turismo e sport, facente capo ad Enzo Ercolino, per diversi anni patron della gloriosa Scandone Avellino.

Un uomo venuto dal nulla, cresciuto imprenditorialmente per le sue qualità professionali e umane, persona mite e sempre disponibile, un cosiddetto uomo di cuore.

Ora  Vincenzo Ercolino e parte della sua famiglia tornano alla ribalta delle cronache ma per una vicenda giudiziaria che si aggiunge ai problemi che il gruppo ha dovuto affrontare negli ultimi anni.

Enzo e suo figlio Luigi, insieme alla moglie di quest’ultimo Giovanna Fuschetto,nonchè Mauro Scocca, Giuseppe Boccia e Assunta Barbato dovranno comparire – il 19 ottobre 2018, dinanzi al Tribunale di Avellino – per rispondere del reato di bancarotta fraudolenta e preferenziale per un importo di circa 25 milioni di euro.

La vicenda riguarda la realizzazione di un centro commerciale a Monteforte Irpino, in realtà completato ma mai utilizzato, situato nella zona di Via Molinelle. L’opera era stata affidata dalla Campania Gestioni Immobiliari s.r.l che nel 2014 dichiara però fallimento.

Inizia a quel punto la vicenda giudiziaria, attraverso la denuncia del socio Giuseppe Boccia: vengono contestate alla società numerose operazioni sospette, tra cui compravendite di immobili ed altro ancora, ritenute pregiudizievoli per la società e per i creditori. Se ne discuterà nell’udienza di ottobre.

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