Sequestro Sidigas per 97 milioni di euro: il Riesame dà ragione alla Procura

Avellino

Il Tribunale del Riesame di Avellino  ha accolto il ricorso della Procura della Repubblica confermando il sequestro di 97 milioni di euro a carico del gruppo Sidigas e del suo leader Giannandrea De Cesare.

Da 8 e 97 milioni di euro

Rispetto all’originario provvedimento attraverso cui la Procura della Repuibblica di Avellino aveva disposto il sequestro preventivo fino ai 97 milioni di euro, il gip del tribunale di Avellino, dottor Marcello Rotondi, aveva diminuito a 8 milioni di euro la somma per tale provvedimento. Avverso tale decisione, però, la Procura s’era opposta attraverso il ricorso che, è stato accolto dal Tribunale del Riesame. Ovviamente i legali della Sidigas potranno impugnare questa decisione dinanzi alla Corte di Cassazione.

Ecco le motivazioni

I magistrati del Riesame hanno così spiegato la loro decisione: “…se non esiste alcuna compatibilità tra l’ammissione al concordato preventivo ed il sequestro preventivo funzionale alla confisca, la mera nomina di commissari giudiziari per la vigilanza sull’esecuzione di un concordato, nel caso di specie peraltro cosiddetto in bianco non importa certo la cessazione delle esigenze cautelari sottese al sequestro d’altronde comunque adottato: evidenziato come, allo stato delle indagini e quanto al secondo profilo, non vi sono ragioni in mancanza di garanzie offerte ad attesa la tipologia dei reati provvisoriamente contestati per non commisurare il valore dei cespiti da sottoporre a vincolo dell’intera somma, portata delle cartelle esattoriali emesse nei confronti delle imprese rappresentate dell’indagato e della cui azione fraudolenta questi infatti è accusato”.

Concordato preventivo

La decisione del Tribunale del Riesame che dà pienamente ragione alla Procura della Repubblica condividendone il provvedimento, potrebbe portare a ripercussioni pure sulla richiesta del concordato preventivo avanzata dai legali del gruppo Sidigas. Come pure potrebbero esserci risvolti negativi per la gestione dell’Avellino Calcio che, in questo momento, è l’ultimo dei pensieri dell’ex tifosissimo dichiarato Gianandrea De Cesare.

Sotto silenzio

La notizia sarebbe passata sotto silenzio se non fosse stata pubblicata da “Il quotidiano del Sud”.

I giudici della Procura non sono di quelli che amano farsi pubblicità, per cui non si sono premurati di dare conto della decisione del Tribunale del Riesame che ha riconosciuto le ragioni del ricorso.

La parte interessata, ovvero la Sidigas, da parte sua aveva mille  ragioni per tacere il provvedimento, al pari di quanti sono solitamente bene informati anticipando spesso indiscrezioni o notizie prima che divengano ufficiali.

 

 

 

 

 

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