Si allarga a macchia d’olio l’inchiesta che ha portato all’arresto di numerose persone nelle cosiddette “sentenze pilotale” nell’ambito dei processi tributari.
Nel corso di una deposizione fatta da un dipendente della Commissione Tributaria Provinciale di Salerno, destinatario di una ordinanza di custodia cautelare, costui avrebbe indicato il nome di un consulente quale intermediario per una corruzione contestata.
Turivio Bianchino, professionista di Montoro con studio a Capaccio, ora in stato di fermo. Secondo la testimonianza resa dall’altro indagato, il consulente irpino avrebbe “aggiustato” un contenzioso con l’erario di oltre 500mila euro.
Una prima serie di arresti era stata eseguita nello scorso mese di maggio mentre ad ottobre sono state arrestate altre sette persone, nell’inchiesta “Ground Zero 2” sulla corruzione per le sentenze tributarie nel tribunale di Salerno.
Grazie a giudici compiacenti (alcuni peraltro arrestati) semplici cittadini, società e imprenditori avrebbero evitato di versare al fisco complessivamente circa 40 milioni di euro.