Su disposizione della Procura della Repubblica di Avellino, i Carabinieri hanno prelevato, dagli uffici del Comune di Avellino, un enorme quantitativo di documenti.
Saranno i periti nominati dalla stessa Procura, adesso, a esaminare quei 12 faldoni zeppi di atti che riguardano un’opera incompiuta che ha stravolto una città ed è costata vagonate di euro.
Dagli uffici del Comune nessuna dichiarazione ufficiale, nulla trapela, sindaco e assessore al ramo sembrano quasi essere all’oscuro della “visita” dei militari dell’Arma, compiuta su delega della Procura di Avellino che è interveuta sulla scorta di documentate denunce.
In una delle tante presentate, sarebbe stato evidenziato, dati alla mano, il reale rischio sismico dell’area del Ponte delle Ferriere e l’impatto che avrebbe avuto la realizzazione delle opere per lo sbocco del tunnel proprio in quella zona.
Evidenziati, nelle varie denunce, pure presunti errori progettuali ma soprattutto quesiti relativi ai gravissimi ritardi per la realizzazione di un’opera che iniziata da dieci anni.
Gli atti saranno attenzionati pure dall’Autorità nazionale anticorruzione e dalla Corte dei conti regionale. Qualcuno dovrà rispondere dello spreco di soldi e dei gravissimi ritardi per un’opera che – se e quando completata – risulterà ormai”vecchia” e non più utile a una città stravolta da quei lavori incompiuti.