Per due giorni non si erano avute sue notizie. Da oltre un anno Fabio Trodella ha aperto un bellissimo locale a Barcellona.
Originario di Lapio ma conosciutissimo ad Avellino e in tutta la provincia, da dieci giorni era stato raggiunto pure dai suoi genitori per darli una mano alla “Bottega di Lapio“, in Carrera de Torrijos, quartiere Gracia, zona centrale a poca distanza dalle Ramblas. Con tanti turisti in città, c’era bisogno di un aiuto concreto.
L’altro giorno, i genitori lo aspettavano, per la prepararazione serale del locale in attesa dei clienti. Un’ora di ritardo, poi hanno cominciato a telefonargli ma il cellulare di Fabio squillava a vuoto. Proprio in quei momenti si era diffusa la notizia dell’attentato alla Rambla nei pressi di Plaza de la Repubblica.
Momenti di ansia e preoccupazione da parte di mamma e papà Trodella che, da pochi giorni a Barcellona, hanno allertato i collaboratori e gli amici di Fabio.
Scherzi del destino: il ragazzo di Lapio è sfuggito all’attentato, in quanto non si trovava sulla Rambla quando il furgone ha compiuto la strage.
Si è poi saputo che era rimasto vittima di un incidente stradale con il suo scooter.
In seguito alle attivissime ricerche degli amici, che hanno fatto il giro degli ospedali, è stato possibile rintracciare Fabio Trodella che versa in gravissime condizioni, al momento è in coma farmacologico.
La comunità irpina di Barcellona, assai numerosa, prega per Fabio così come gli amici di Lapio e tutti quelli che hanno conosciuto questo ragazzo solare, allegro, sincero, con la passione del vino, legatissimo alla sua terra tanto da avere dato il nome al suo locale come quello delpaese di origine.
Sul profilo Facebook del giovane di Lapio, intanto, stanno affluendo decine di messaggi, tutti con la stessa frase: “Forza Fabio, non mollare”.
Nelle foto: mamma e papà Trodella e poi Fabio dinanzi al locale