Aggressione a immigrato, la solidarietà della Cgil

La Cgil esprime solidarietà al cittadino del Gambia fatto oggetto ad Atripalda di una vile aggressione nei pressi di un bar da parte di tre persone prontamente identificate e denunciate dai Carabinieri. La Cgil esprime soddisfazione anche per il pronto operato delle forze dell’ordine che ha consentito di individuare i responsabili. “Da tempo – afferma Vincenzo Petruzziello, segretario provinciale della CGIL di Avellino – abbiamo allertato le istituzioni e tutti gli organi competenti ad attuare u…

La Cgil esprime solidarietà al cittadino del Gambia fatto oggetto ad Atripalda di una vile aggressione nei pressi di un bar da parte di tre persone prontamente identificate e denunciate dai Carabinieri. La Cgil esprime soddisfazione anche per il pronto operato delle forze dell’ordine che ha consentito di individuare i responsabili. “Da tempo – afferma Vincenzo Petruzziello, segretario provinciale della CGIL di Avellino – abbiamo allertato le istituzioni e tutti gli organi competenti ad attuare una più oculata ed attenta gestione degli immigrati presenti in Irpinia, al fine di scongiurare tensioni sociali e contrapposizioni tra le comunità locali e gli ospiti stranieri. Gli episodi degli ultimi giorni sia quello accaduto ad Atripalda, sia le tensioni registrate a Flumeri, destano preoccupazione. Nel condannare il gesto sconsiderato registrato ad Atripalda – dice Petruzziello – acquista ancor più significato la manifestazione del Primo Maggio di domani ad Avellino, per la quale “integrazione e solidarietà” sono le parole d’ordine scelte da CGIL e UIL. La circostanza appurata dai carabinieri di Atripalda secondo la quale l’aggressione ai danni del cittadino del Gambia ha un chiaro sfondo razziale conferma che imperversa anche in parte della comunità irpina un sentimento di avversione nei confronti degli stranieri e degli immigrati. Sentimento che va contrastato con una capillare azione messa in campo da tutte le istituzioni, volta a favorire il senso del convivere civile e dell’integrazione”.

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