Alta Irpinia: denuncia per 7 bracconieri

Alta Irpinia: denuncia per 7 bracconieri
I Carabinieri della Compagnia di Montella nel corso dei servizi, pianificati per il contrasto del bracconaggio, grazie alla proficua attività info-operativa e confortati anche da alcuni spunti informativi derivanti dall’approfondita conoscenza del territorio e della realtà locali, hanno proceduto a …

Alta Irpinia: denuncia per 7 bracconieri

I Carabinieri della Compagnia di Montella nel corso dei servizi, pianificati per il contrasto del bracconaggio, grazie alla proficua attività info-operativa e confortati anche da alcuni spunti informativi derivanti dall’approfondita conoscenza del territorio e della realtà locali, hanno proceduto a numerosi controlli di cacciatori che sistematicamente raggiungono l’Alta Irpinia. Nelle scorse settimane, infatti, dai controlli era emerso che in molti casi, purtroppo, i cani da caccia venivano stipati nei cofani delle automobili dagli ingrati proprietari che provengono dalle province di Napoli, Salerno e Caserta ed arrivano in Alta Irpina per cacciare avvalendosi delle capacità venatorie dei propri animali che, tuttavia, costringono a patire inutili sofferenze perché trasportati per lunghi tragitti stipati, quasi soffocati, nei cofani angusti delle loro vetture e/o in gabbie troppo piccole e ristrette. In altri casi, numerose erano state le denunce in stato di libertà perché molti cacciatori erano stati trovati in possesso di fucili modificati. Gli sconsiderati cacciatori, infatti, avevano ben pensato di tagliare ad arte le canne dei propri fucili. Tale rettifica avrebbe permesso di aumentare la potenza offensiva dell’arma poiché, tagliandone la canna si “allarga” la rosa di tiro ed è più facile colpire il bersaglio, aumentando la micidialità dell’arma, tutte sottoposte a sequestro per la successiva confisca. Nel corso di analoghi controlli, effettuati intensificando i normali servizi, con personale in divisa ed in abiti civili, pianificandoli in base a fasce orarie e luoghi “sensibili” preventivamente individuati in base al possibile modus operandi, i Carabinieri hanno individuato alcuni cacciatori che stavano effettuando una battuta di caccia al cinghiale. Le verifiche, effettuate mediante l’attuazione di un articolato dispositivo, già in analoghe occasioni dimostratosi efficace ed effettuato dai Carabinieri della Stazione di Nusco e di Montemarano, nonché con il supporto di alcuni equipaggi dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Montella, hanno permesso di accertare che i cacciatori appena giunti in Alta Irpinia, dall’hinterland napoletano, stavano effettuando una battuta di caccia al cinghiale illegale sia perché in periodo non consentito dai calendari venatori sia perché in zona protetta. Infatti i cacciatori sono stati trovati mentre cacciavano all’interno del Parco dei Monti Piacentini. Intercettati i sette cacciatori, i Carabinieri della Compagnia di Montella hanno proceduto al sequestro dei fucili nonché delle oltre 100 cartucce a palla e a pallettoni illegalmente detenute e portate al seguito. Le successive operazioni di ricerca dei Carabinieri, inoltre, hanno permesso di ritrovare anche un animale che era stato già abbattuto. Un cinghiale dal peso di oltre un quintale è stato ritrovato all’interno del carrello di una macchina di proprietà di uno dei cacciatori ed è stato sottoposto a sequestro in affidamento al Comune di Nusco. Per i 7 cacciatori, inoltre, è subito scattata la procedura per la revoca della licenza di caccia ed il diniego alle armi e sono stati denunciati in stato di libertà per aver “ abbattuto il grosso animale non cacciabile in periodo non consentito ed in zona protetta”. Tutte le attività sono state condotte in stretta collaborazione con i magistrati della Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi coordinati dal Procuratore Capo Dott. Antonio Guerriero.

SPOT