Altavilla Irpina, rigettato dalla Cassazione il ricorso presentato dal legale della 53enne, che aveva indirizzato offese e minacce di morte ad Alessia, una giovane transgender. La Corte Suprema ha confermato la condanna emessa in primo e secondo grado.
La vicina di casa di Alessia, accusata di diffamazione e stalking aggravato dall’utilizzo di strumenti telematici, era stata condannata nel 2021 a 2 anni e 8 mesi di reclusione. L’accusa nei suoi confronti era di stalking e diffamazione aggravata dalla discriminazione sessuale. Disposto, inoltre, un nuovo rinvio a giudizio per l’imputata, sempre per lo stesso reato. Una decisione, quest’ultima, motivata dal fatto che, la vicina di casa, ha continuato imperterrita a inviare frasi offensive e minacce alla giovane – difesa di fiducia dall’avvocato Rolando Iorio – costringendola, quindi, a sporgere una nuova denuncia.
Inoltre stamattina, il Tribunale di Avellino ha emesso sentenza di assoluzione nei confronti dei familiari della ragazza transgender. Questo procedimento penale nei loro confronti, nasce dalla rissa, avvenuta ad Altavilla Irpina – sempre con protagonista la vicina di casa – e ripresa in un video divenuto rapidamente virale. Sono stati assolti il compagno, la madre e la zia di Alessia.