Antibracconaggio, denunciati cacciatori con armi modificate

Antibracconaggio, denunciati cacciatori con armi modificate
I Carabinieri della Compagnia di Montella nel corso dei servizi pianificati per il contrasto del bracconaggio, hanno sottoposto a controlli diversi cacciatori. Nelle scorse settimane, infatti, dai controlli era emerso che in molti casi, purtroppo, i cani da caccia venivano stipati nei cofani delle …

Antibracconaggio, denunciati cacciatori con armi modificate

I Carabinieri della Compagnia di Montella nel corso dei servizi pianificati per il contrasto del bracconaggio, hanno sottoposto a controlli diversi cacciatori. Nelle scorse settimane, infatti, dai controlli era emerso che in molti casi, purtroppo, i cani da caccia venivano stipati nei cofani delle automobili dagli ingrati proprietari che provengono dalle province di Napoli, Salerno e Caserta ed arrivano in Alta Irpina per cacciare avvalendosi delle capacità venatorie dei propri animali che, tuttavia, costringono a patire inutili sofferenze perché trasportati per lunghi tragitti stipati, quasi soffocati, nei cofani angusti delle loro vetture e/o in gabbie troppo piccole e ristrette. Nel corso di analoghi e pregressi controlli, effettuati intensificando i normali servizi, con personale in divisa ed in abiti civili, pianificandoli in base a fasce orarie e luoghi “sensibili” preventivamente individuati in base al possibile modus operandi, i Carabinieri hanno accertato che i cacciatori questa volta si sono attenuti rigorosamente alle norme imposte per il trasporto degli animali ed hanno proceduto alla verifica delle armi e delle munizioni in loro possesso. Gli sconsiderati cacciatori, infatti, hanno ben pensato di tagliare ad arte le canne dei propri fucili. Tale rettifica permette di aumentare la potenza offensiva dell’arma poiché, tagliandone la canna si “allarga” la rosa di tiro ed è più facile colpire il bersaglio, aumentando la micidialità della stessa. Accertate la grave violazione, i cacciatori tutti provenienti dal napoletano e salernitano sono stati denunciati in stato di libertà per aver effettuato la modifica all’arma che sono state sottoposte a sequestro per la successiva confisca e distruzione.

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