Preso rumeno con mandato di cattura europeo |
Preso rumeno con mandato di cattura europeo
Doveva scontare una pena per furto nel suo paese ma si è rifugiato in Italia. Sfortunatamente per lui però i carabinieri della Stazione di Atripalda, durante dei normali controlli ai cittadini stranieri dimoranti nella nostra provincia lo hanno identificato e successivamente tratto in arresto. Si tratta di un cittadino rumeno trovato senza alcun documento di identità ma che dai terminali della Banca Dati delle Forze di Polizia è risultato colpito da un mandato di cattura europeo. All’inizio dei controlli, l’uomo che ovviamente era assolutamente sedicente, è stato sottoposto all’accertamento dell’identità personale attraverso la rilevazione delle impronte digitali e il loro confronto nell’archivio del Ministero dell’Interno. Proprio grazie a tale sistema di accertamento sull’identità personale, i carabinieri di Atripalda hanno compiutamente identificato l’uomo in S.B., rumeno classe 1986, in Italia senza stabile domicilio. A questo punto, incrociando i dati sulla sua identità con quelli della Banca Dati delle Forze di Polizia si è visto che l’uomo, oltre a due precedenti penali in Italia per guida in stato di ebbrezza alcolica, era colpito da un provvedimento di cattura europeo. I carabinieri della Stazione di Atripalda, dopo aver contattato le competenti autorità di Interpol ed Europol, hanno avuto copia del mandato di arresto europeo con il quale il Tribunale di Petra Neamt, in Romania, chiedeva a tutti i paesi europei la cattura del loro connazionale perché condannato a scontare una pena detentiva in quello Stato a seguito di una rapina perpetrata nell’agosto del 2006. In effetti, secondo quanto comunicato dagli organi investigativi europei, nella notte tra il 29 e il 30 agosto del 2006, mentre l’uomo si trovava in un pub di Tazlau (Romania) osservando dei connazionali che giocavano d’azzardo, notato che uno dei giocatori aveva con sé parecchio contante, alla fine della partita lo aveva seguito fuori dal locale, lo malmenava e lo rapinava di tutto il denaro. Quando i carabinieri hanno avuto in mano il decreto e l’hanno notificato al rumeno fermato, che ne era totalmente all’oscuro, questi ha subito cercato di scappare dalla caserma, forse intimidito dall’idea di dover scontare il carcere al suo Paese. Purtroppo per lui, però, non c’è stato nulla da fare e, dopo aver adempiuto a tutte le incombenze di rito, S.B. è stato portato al carcere di Bellizzi Irpino. Inizierà ora quell’iter burocratico tra l’autorità giudiziaria di Roma e quella rumena che permetterà a breve al Tribunale rumeno di riavere presso di sé il suo condannato.