Arresti per rapine in banca: Antonio Murro torna in libertà

Terminata alle ore 22,30 l’esperienza nel carcere di Ariano Irpino per GIANQUITTO Luciano di Monte San Savino (AR), al quale il GIP del Tribunale di Ariano Irpino aveva applicato la misura coercitiva della custodia cautelare in carcere, in quanto coinvolto nei tredici arresti avvenuti lo scorso 15 novembre, per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine in diverse regioni d’Italia. L’indagato toscano, difeso di fiducia dall’avv. Alfredo Lo Pilato del foro di Ariano, a segui…

Terminata alle ore 22,30 l’esperienza nel carcere di Ariano Irpino per GIANQUITTO Luciano di Monte San Savino (AR), al quale il GIP del Tribunale di Ariano Irpino aveva applicato la misura coercitiva della custodia cautelare in carcere, in quanto coinvolto nei tredici arresti avvenuti lo scorso 15 novembre, per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine in diverse regioni d’Italia. L’indagato toscano, difeso di fiducia dall’avv. Alfredo Lo Pilato del foro di Ariano, a seguito della pronuncia del Tribunale del riesame di Napoli, XII sez., dopo alcune ore di camera di consiglio, ha riformato in parte l’ordinanza del GIP arianese, revocando la misura della custodia cautelare in carcere e sostituendola con quella meno gravosa degli arresti domiciliari. Stessa sorte per RIGILLO Gerardo (detto carrozzo) difeso dagli avv.ti Giuseppe Romano e Libero Orlandella. Sorte diversa invece per i fratelli MURNO di Potenza: Biagio, difeso dall’avv. Giuseppe Vitiello resta in carcere ma con una posizione sicuramente migliore rispetto a quella dell’ordinanza, Antonio si guadagna la libertà per l’inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche che lo vedevano coinvolto.

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