CRONACA AVELLA – Una vecchia ruggine tra due uomini anziani, e coetanei, per un debito trentennale di trentamila euro legato a lavori di ricostruzione. Vittima e carnefice erano noti a tutti ad Avella per questa storia di acredine e odio covato lunga tre decenni. Le liti a quanto pare erano frequenti. Ieri sera l’epilogo tragico, e comunque inatteso. Santolo Sorriento incrocia Benito Fusco Petrillo a Baiano nei pressi del bancomat della Popolare di Bari. E il diverbio finisce molto presto… |
CRONACA AVELLA – Una vecchia ruggine tra due uomini anziani, e coetanei, per un debito trentennale di trentamila euro legato a lavori di ricostruzione. Vittima e carnefice erano noti a tutti ad Avella per questa storia di acredine e odio covato lunga tre decenni. Le liti a quanto pare erano frequenti. Ieri sera l’epilogo tragico, e comunque inatteso. Santolo Sorriento incrocia Benito Fusco Petrillo a Baiano nei pressi del bancomat della Popolare di Bari. E il diverbio finisce molto presto in disgrazia. Sorriento accoltella mortalmente Fusco Petillo e si dà alla fuga. Ma l’autore del delitto viene subito intercettato e fermato dai Carabinieri della locale Compagnia. Condotto in caserma per essere interrogato vuota il sacco. Ha ucciso il nemico giurato con quattro fendenti, tre all’addome e uno al collo. Santone come tutti lo chiamano ad Avella e nel Mandamento aveva giurato vendetta per quel debito mai assolto da Benito detto Pellegrino. L’omicida non ha mostrato alcun segno di pentimento, ed è finito nel sangue un rapporto burrascoso che si trascinava da trent’anni.