Avellino, la Procura pone i sigilli allo Stir di Pianodardine

Stamane la Procura della Repubblica di Avellino, ha sequestrato l’impianto Stir di Pianodardine, in seguito alla verifica del 27 settembre 2016. La società Irpiniambiente, interviene precisando che “continuerà ad operare in fiduciosa collaborazione con gli organi inquirenti ed ispettivi, dimostrando di porre in essere percorsi legittimi ed operare nel rispetto di tutte le norme per la tutela ambientale.
E’ appena il caso di ricordare – sottolinea il direttivo – che la società è di matrice p…

Stamane la Procura della Repubblica di Avellino, ha sequestrato l’impianto Stir di Pianodardine, in seguito alla verifica del 27 settembre 2016. La società Irpiniambiente, interviene precisando che “continuerà ad operare in fiduciosa collaborazione con gli organi inquirenti ed ispettivi, dimostrando di porre in essere percorsi legittimi ed operare nel rispetto di tutte le norme per la tutela ambientale.
E’ appena il caso di ricordare – sottolinea il direttivo – che la società è di matrice pubblica ed opera in via esclusiva per il pubblico e che, tratta unicamente rifiuti NON pericolosi, NON inquinanti e che lo STIR subisce contaminazioni inquinanti esterne, come ampiamente emerso dalle continue attività di controllo.
E’ ulteriormente il caso di rimarcare che presso lo STIR vengono trattate complessivamente circa 62 mila tonnellate di rifiuti a fronte di una capacità produttiva di 111.600 tonnellate (su base annua) di rifiuti NON pericolosi che provengono esclusivamente dai comuni del territorio provinciale.
Va sottolineato, inoltre che la cronica carenza di congrua impiantistica per il ciclo integrato dei rifiuti, a volte costringe ad avviare attività urgenti e indifferibili, per prevenire casi di emergenza rifiuti, in tutti i comuni irpini, come nel caso della frazione umida.
Preme altresì sottolineare che il provvedimento di sequestro dell’impianto consente, se non addirittura impone, la prosecuzione delle attività, che procederanno nell’interesse dei comuni, garantendo la continuazione del servizio”.

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