Movida violenta in città: presa di mira un auto dei vigili urbani

CRONACA AVELLINO – Atti vandalici nella notte di sabato ad Avellino. Presa di mira l’autovettura della Polizia Municipale. L’auto è stata completamente danneggiata. A colpire forse i soliti ragazzi che dopo aver alzato il gomito hanno pensato bene di distruggere la macchina dei caschi bianchi. Un episodio che lascia l’amaro in bocca a tutti. Un atto grave cosi lo definisce il comandante dei Vigili Urbani Fabrizio Picariello. “I miei uomini sono per strada per tutelare la città. I controlli sono a 360 gradi, ma certo non si può prevenire un episodio del genere. Noi stiamo facendo la nostra parte insieme alle altre Forze dell’Ordine, ma a quanto pare non basta. Cercheremo di vigilare ancora di più con la speranza che certi episodi non si debbano più vedere”. Ricordiamo che l’episodio si è verificato a viale Italia intorno alla mezzanotte. L’auto come detto è stata praticamente distrutta. La dinamica é ancora in fase di ricostruzione. Ora è in corso la fase relativa alle indagini per l’identificazione degli autori. La vettura ha riportato ingenti danni in fase di quantificazione. La stessa era parcheggiata mentre il personale era intervenuto su una lite. Le pattuglie in servizio sono quelle impegnate nel progetto di controllo “sicurezza stradale notturno”. Le indagini sono seguite dalla Polizia Municipale, verrà richiesta anche la collaborazione con la Questura. I caschi bianchi sono in possesso di alcuni fotogrammi attraverso i quali si procederà all’identificazione dei colpevoli. “E un atto vandalico di assoluta inciviltà” ha sottolineato ancora il Comandante. “ Si denota un’immaturità latente in alcuni giovani il cui divertimento consiste nel bere e compiere bravate. Mi auguro che i cittadini perbene e responsabili ci diano una mano anche fornendoci immagini e notizie utili ad individuare i fautori dei disordini”. Dunque Avellino non è l’isola felice che si dice. Avellino di notte si trasforma. La gente, ma soprattutto gli abitanti della zona di Viale Italia puntano l’indice anche contro le famiglie di questi giovani. Ragazzi troppo liberi e spesso ineducati. I cittadini chiedono risposte e interventi immediati anche alla Questura e ai Carabinieri.

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