Una notte di pure follia quella trascorsa ad Avellino dove poco dopo la mezzanotte un uomo residente all’interno della ztl del centro storico, bloccato in auto dalla folla di giovani in strada, ha cercato di farsi largo tra la folla urtando due giovani finiti a terra, prima di essere raggiunto e linciato, con calci e pugni, da un gruppo di persone nei pressi di Rampa Macello (leggi qui).
Su quanto accaduto interviene il sindaco, Gianluca Festa: «sono ancora in corso le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, e attendiamo che si concludano prima di esprimere un giudizio. Quello che possiamo certamente già affermare è che si tratta di un episodio isolato, che nulla ha a che vedere con la movida e con il divertimento e la perfetta organizzazione che abbiamo dimostrato con il Summer Festival». Ma le polemiche non si fermano. Non solo i residenti del cuore antico della città che chiedono maggiori controlli serali nelle strade interessate dalla chiusura al traffico veicolare dove, ogni sera, si radunano centinaia di persone. Anche i partiti intervengono sull’accaduto.
Il circolo cittadino di Fratelli d’Italia chiede di rivedere le regole della ztl. «Nelle ztl di tutto il mondo le carreggiate stradali continuano ad essere percorribili dalle auto autorizzate ed i pedoni continuano a doverle lasciare libere al passaggio veicolare. Ad Avellino, invece, anche e soprattutto per colpa di questa amministrazione, si confondono le ztl con le isole pedonali che sono tutt’altra cosa rispetto a quello che si è messo in piedi nel centro storico» dichiara Vincenzo Quintarelli, portavoce di Fdi Avellino. Per l’esponente meloniano infatti: «se il Comune intende trasformare il centro storico di Avellino in isola pedonale deve predisporre prima di tutto una diversa segnaletica, investire la polizia municipale dei relativi controlli e, per ovviare agli inevitabili disagi dei residenti, limitare gli spazi preclusi al traffico automobilistico per lasciarli all’uso esclusivamente pedonale. Si deve poi predisporre un nuovo dispositivo del traffico che permetta a tutti il rientro a casa, magari invertendo i sensi di marcia delle strade a contorno dell’isola pedonale prescelta. Non fare tutto ciò significa essere colpevoli di quanto ieri notte è accaduto e di quanto potrà ancora accadere».