Terremoto Emilia, Santosuosso: “Si balla ma almeno siamo vivi”

LA TESTIMONIANZA– Benigno Santosuosso è nato e cresciuto a Taurasi. Dopo le scuole superiori è emigrato a Soliera, nel modenese, dove c’è la più nutrita comunità irpina trapiantata in Emilia. Fa l’autista e ora si aggira tra le macerie della ricca provincia emiliana che gli ha dato lavoro. “Qui si balla tutti i giorni- racconta Benigno, accento campano impastato con quello settentrionale- ma almeno siamo vivi. Da giù ci telefonano ogni giorno per avere notizie: grazie al cielo stiamo bene anche se la paura c’è ed è tanta”. Dalla fine di maggio Benigno e sua moglie convivono col sisma, ricordo lontano di quando erano bambini e lo hanno vissuto drammaticamente qui in Irpinia. Adesso si sono rimboccati le maniche come tutti e si stanno adoperando per aiutare chi ha perso tutto. “A suo tempo abbiamo ricevuto tanta solidarietà dal Nord- spiega ancora Benigno Santosuosso- e non si può dimenticare. Ora restituiamo la generosità ricevuta nell’80. Pertanto bisogna darsi da fare per ricominciare e non dobbiamo farci sopraffare dalla paura”. La terra continua a tremare pure a Soliera ma Benigno, nonostante tutto, non cede alla tentazione di lasciare casa e lavoro per ritornare a Taurasi dove almeno può stare più sicuro e sereno.

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