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QUINDICI – I magistrati del Tribunale di Sorveglianza di Roma hanno deciso che il numero due del clan quindicese, Antonio Cava, dovrà restare per i prossimi 4 anni al carcere duro. La decisione è arrivata dopo aver valutato “l’amplissimo materiale probatorio e i gravi indizi sull’attualità della pericolosità di Cava”. Inoltre sono state prese in esame anche intercettazioni ambientali in carcere e le disposizioni che il boss avrebbe dato alla moglie e ad un presunto affiliato del gruppo, Carmine Valente. Dunque i giudici hanno ritenuto impossibile immettere il boss Cava nel circuito detentivo ordinario.