Castel del Lago, cavalcavia deteriorato: a rischio crollo

IL DISAGIO – A pochissimi metri dall’uscita autostradale di Benevento c’è un cavalcavia che si sta sbriciolando, anche a causa delle infiltrazioni d’acqua piovana. Vistose sbarre di ferro, quelle usate per il cemento armato, fuoriescono poco al di sotto della sede stradale e altri listelli arrugginiti e allineati si intravvedono chiaramente. Grossi pezzi di calcinacci sono già finiti sulla sede stradale sottostante mentre transitavano della vetture. La strage è stata sfiorata veramente pe…

IL DISAGIO – A pochissimi metri dall’uscita autostradale di Benevento c’è un cavalcavia che si sta sbriciolando, anche a causa delle infiltrazioni d’acqua piovana. Vistose sbarre di ferro, quelle usate per il cemento armato, fuoriescono poco al di sotto della sede stradale e altri listelli arrugginiti e allineati si intravvedono chiaramente. Grossi pezzi di calcinacci sono già finiti sulla sede stradale sottostante mentre transitavano della vetture. La strage è stata sfiorata veramente per un soffio, e per chissà quale provvidenziale intervento. Gli automobilisti graziati hanno però provveduto ad allertare le forze dell’ordine per far presente la gravità tecnica in cui versa quel cavalcavia che sta a ridosso del piccolo centro abitato di Castel del Lago, sulla linea di confine tra Sannio e Irpinia. A sua volta i Carabinieri allertati hanno girato per competenza il caso ai responsabili del sesto tronco della Napoli-Bari. Quelle crepe sono evidenti da tempo, ma solo negli ultimi tempi sono sbucate dal cemento logorato quelle aste di ferro a mò di presagio. Già gli autotrasportatori attraversano con estrema prudenza il cavalcavia: molti Tir infatti sfiorano quasi l’estremità del sottopassaggio autostradale intaccato dalle intemperie e da una scarsa manutenzione. E dopo quello che è accaduto ieri mattina è arrivato il momento di avviare i lavori per metterlo in sicurezza una volta per tutte. Dalla parete che sta al di sotto dell’attraversamento autostradale della Napoli-Bari sono proprio lampanti le crepe e i buchi neri, effetto di sgretolamenti passati. Sicuramente le piogge copiose delle ultime settimane hanno contribuito ad accelerare il processo di erosione della struttura già abbastanza logorata dal tempo. Un intervento tecnico è quanto mai indispensabile per scongiurare danni ulteriori all’opera ma pure alle vetture che quotidianamente transitano sotto il cavalcavia. Se una strage è stata appunto evitata per una benevola coincidenza bisogna adesso correre, giocoforza, ai ripari per soncigurare sempre il peggio. Il caso è finito subito su facebook: qui, si sa, la polemica in determinate cirocostanze va ancora più veloce che nella realtà con tanto di commenti incisivi da parte di chi transita e conosce ormai a menadito quell’insidia lungo la strada.

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