Un duro colpo è stato inferto dalla Dda di Napoli al clan camorristico dei Pagnozzi, egemone tra le province di Benevento e Avellino, con l’arresto di 14 persone.
La cosca, oltre a gestire le principali piazze dello spaccio di droga ed a condurre un giro di estorsioni, aveva anche tentato di condizionare le elezioni amministrative nel piccolo comune di Moiano, svoltesi nel 2019, mediante la presentazione di una lista elettorale e con atti intimidatori nei confronti di appartenenti allo schieramento politico contrapposto, risultato poi comunque vincente.
Stamane, nelle province di Benevento, Avellino, Caserta e Catanzaro, i carabinieri del Comando Provinciale di Benevento hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 14 persone.
Gli indagati rispondono di associazione di tipo mafioso, nonché estorsione, danneggiamento, detenzione di materiale esplodente, detenzione e porto illegale di armi e associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, con l’aggravante del metodo mafioso e del fine di agevolare il clan Pagnozzi, operante nei comuni di Montesarchio, Moiano, Airola, Sant’Agata de Goti, San Martino Valle Caudina e San Felice a Cancello.
L’indagine trae origine da una precedente inchiesta che nel 2020 aveva portato a diversi arresti per i quali nel 2022 è arrivata sentenza di condanna in Appello. Dall’attività investigativa sono emersi, infatti, rilevanti elementi probatori circa il capillare controllo criminale del territorio realizzato dal clan Pagnozzi, di cui è stata accertata la disponibilità di armi utilizzate per compiere richieste estorsive ai danni di imprenditori edili operanti nella provincia di Benevento, alcune delle quali anche mediante incendi e danneggiamenti anche in territorio casertano, a Santa Maria a Vico.
Attenzione puntata su due estorsioni ed altre tre tentate compiute tra il 2018 ed il 2020 a Dugenta, Sant’Agata, moiano, Sant’Agata ed Airola, con i titolari di alcune imprese costretti a fare i conti con le irruzioni a mano armate nei cantieri, con l’esplosione di ordigni, anche nei pressi delle abitazioni, e l’incendio di mezzi, per costringerli a versare la tangente.
Contestualmente, è stata documentata la gestione di “piazze” di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana in vari comuni delle province di Benevento e Avellino, attraverso una precisa ripartizione di ruoli tra i sodali.
L’indagine, inoltre, ha consentito anche di documentare un tentativo di condizionamento delle elezioni amministrative del Comune di Moiano svoltesi il 26 maggio 2019, mediante la presentazione di una lista elettorale e il compimento di atti intimidatori nei confronti di soggetti riferibili allo schieramento politico contrapposto, risultato comunque vincente.
Sono impegnati nella difesa, tra gli altri, gli avvocati Teresa Meccariello, Ettore Marcarelli, Pierluigi Pugliese, Vittorio Fucci, Danilo Riccio, Valeria Verrusio.