Cles, Melchionna: situazione resta preoccupante

AVELLINO – In mattinata, si è riunita la Commissione per l’emersione del lavoro nero (CLES), per fare l’analisi dei dati relativi al primo trimestre 2011, e la programmazione dell’attività ispettiva per il prossimo trimestre. Su un totale di n. 79 controlli effettuati dall’INPS, n.66 aziende risultano irregolari; su un totale di n.205 lavoratori, n.33 risultano irregolari; l’evasione in euro è pari a 951.671,00. Su un totale di n. 24 controlli effettuati dall’INAIL, n. 24 aziende risultano irregolari e n. 34 lavoratori irregolari con un evasione in euro pari a 23.495,00.
La Guardia Forestale ha effettuato n. 3 verifiche aziendali con totale lavoratori 9 di cui in posizione irregolare n.5. L’ Ispettorato del Lavoro ha effettuato n. 148 controlli: 86 aziende irregolari e 167 lavoratori irregolari e 15 sospensioni di attività con una evasione di euro 217.907,00. I Carabinieri hanno ispezionato 8 aziende di cui 1 è risultata irregolare. La Guardia di Finanza ha ispezionato 14 aziende con 17 lavoratori irregolari.
“Il quadro che emerge è sicuramente molto preoccupante – afferma il segretario generale della Cisl Mario Melchionna – anche se si comincia ad intravedere qualche segnale positivo nella riduzione di percentuale di evasione. Significa che il lavoro svolto in sinergia tra gli Organi Ispettivi e le Forze dell’Ordine,da sempre invocato dalla Cisl ai tavoli Istituzionali, comincia a dare i primi risultati positivi nella lotta all’evasione e al lavoro nero in tutti i settori produttivi dell’economia Irpina.
Dalla riunione del CLES è emerso un dato preoccupante che riguarda il ricorso da parte di molte aziende alle assunzioni part-time dei lavoratori e poi li fanno lavorare a tempo pieno per otto ore al giorno, risparmiando sulle tasse e sui contributi previdenziali, ma arrecando un grave danno ai lavoratori sia dal punto di vista economico che pensionistico.
Un’ altro fenomeno pericoloso che sta prendendo piede nel nostro apparato produttivo è il ricorso all’utilizzo dei lavoratori sotto forma giuridica di autonomi,cioè si costringe i lavoratori ad aprire la partita iva e farli diventare imprenditori di se stessi e quindi consentire alle aziende di camuffare il lavoro nero e il rapporto di lavoro dipendente.
La CISL Irpina esorta gli Organi Ispettivi e le Forze dell’Ordine a continuare a rafforzare la sinergia di azione sul territorio,da noi più volte richiesta ai tavoli istituzionali. Siamo certi che una attività coordinata di forte repressione sui luoghi di lavoro darà risultati evidenti per i lavoratori e per le aziende sane di questa provincia, in materia di contrasto al lavoro nero e per il rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro.
In questo particolare momento di difficoltà per i lavoratori, è necessario garantire non soltanto un lavoro ma anche un lavoro sicuro e regolare!”.

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