Cles: nero nel 50% delle aziende, accertata evasione per 2 milioni

Lavoro sommerso nel 50% delle aziende irpine. E’ quanto emerge dalla riunione di questa mattina del Cles, il comitato per l’emersione del lavoro sommerso. Su 440 ispezioni, l’Ufficio provinciale del lavoro ha riscontrato irregolarità in 214 casi. Sono 41 le aziende sospese perché avevano più del 20% di lavoratori senza contratto. Tra luglio e settembre, è stata accertata un’evasione di oltre due milioni di euro.
Il segretario generale della Cisl irpina Mario Melchionna ha così commentato i dati: “Il quadro che emerge è sicuramente drammatico se si pensa all’elevato tasso di irregolarità presente nella nostra Provincia, nonostante la crisi, i licenziamenti, la chiusura di numerose aziende. Non si capisce cosa spinge le aziende a perseverare nella violazione delle leggi e i contratti di lavoro,nonostante i controlli serrati degli Organi Ispettivi e delle Forze dell’Ordine. L’unica spiegazione che si riesce a dare è che gli evasori hanno costruito una “economia parallela”, che genera non solo lavoro nero e irregolare, ma soprattutto aggrava la situazione già difficile a causa della congiuntura economica attuale.
La Cisl ancora una volta ha chiesto nel corso della riunione di inoltrare una formale richiesta come CLES a S.E. il Prefetto di Avellino, al fine di istituire nuovamente l’Osservatorio sul Lavoro e sulla sicurezza. Soltanto creando un momento di confronto e di programmazione di concerto tra Organizzazioni Sindacali,Associazioni Datoriali,Organi Ispettivi e di Prevenzione e Forze dell’Ordine, si riuscirà a creare quel Coordinamento indispensabile per una lotta serrata contro gli evasori.
L’auspicio della Cisl – conclude Melchionna – è che il nuovo Governo guidato dal Sen. Monti metta tra i primi punti nell’agenda di lavoro una seria lotta all’evasione fiscale,previdenziale e contributiva e il rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. In provincia di Avellino dal 1 gennaio 2011 ad oggi sono morte 10 persone per infortunio,un dato molto preoccupante che impone a tutti di fare di più e meglio per evitare ulteriori perdite di vite umane”.

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