Coltivavano marijuana: ai domiciliari tre ragazzi di Carife

Un’altra sequesto di droga operato dai carabinieri in provincia di Avellino. I militari della stazione di Castel Baronia hanno tratto in arresto un pregiudicato 41enne ed un 24enne entrambi di Carife sorpresi al crepuscolo mentre erano intenti ad innaffiare e prendersi cura di 6 vasi contenenti semi di canapa indiana e di 4 piante di marijuana di altezza pari ad 1,5 mt. Il tutto avveniva grazie alla copertura di un altro 20enne, sempre di Carife che aveva il compito di avvisare i complici dell’arrivo di qualche “disturbatore”. L’efficace dispositivo di osservazione messo in atto dai carabinieri però ha permesso di registrare tutte le operazione compiute dai tre uomini e di intervenire per identificarli. Sono accusati ora, in concorso tra loro, di coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti. I militari hanno eseguito un sopralluogo dell’appezzamento di terreno, situato poco lontano dall’abitazione di uno dei tre, dove, oltre a constatare la presenza dei 6 vasi contenenti i semi di canapa e le 4 piante della sostanza stupefacente, hanno trovato anche le taniche di acqua utilizzate per innaffiarle ed il concime. A seguito del rinvenimento della piantagione i carabinieri della stazione di Castel Baronia hanno deciso di estendere l’attività di indagine alle abitazione di ciascuno dei tre eseguendo una perquisizione locale e trovando complessivamente ulteriori 14 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana e ben 190 semi di canapa indiana, materiale vario per il confezionamento, lampade per l’irradiamento e l’irraggiamento e prodotti per la crescita dei vegetali. Le piante sono state naturalmente estirpate dal vaso e sottoposte a sequestro probatorio così come anche la sostanza stupefacente e i semi di canapa indiana trovati all’interno delle abitazioni. I tre fermati sono stati pertanto tratti in arresto e, al termine delle formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Ariano Irpino, Michela Palladino, sono stati accompagnati presso le proprie abitazione ove sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari.

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