Coltivava 15 piante di canapa indiana: arrestato 21enne

Si recava di tanto in tanto ad innaffiare la piccola coltivazione che amorevolmente curava su un terreno demaniale di Moschiano: dopo una serie di pazienti appostamenti, le Fiamme Gialle pongono fine all’illecita attività con l’arresto del giovane coltivatore ed il sequestro delle piante di canapa indiana. Nell’ambito della consueta attività di controllo del territorio, da alcune settimane i finanzieri della Tenenza di Baiano avevano individuato in un appezzamento di terreno demaniale in località Santa Cristina di Moschiano, alcune piante di cannabis indica che, complice il caldo di questo periodo dell’anno, avevano ormai raggiunto il loro massimo sviluppo, con una rigogliosità che le aveva portato a sfiorare il metro d’altezza.
Sicuramente non si trattava di una coltivazione spontanea per cui, trattandosi di terreno demaniale, il problema era risalire a chi si prendeva cura delle piante: scattavano quindi una serie di appostamenti che, nella serata dell’altro ieri, portavano infine a sorprendere sul posto un giovane che si adoperava per annaffiare le piante.
Immediatamente scattava quindi l’intervento palese ed il ragazzo era accerchiato dagli uomini agli ordini del maresciallo aiutante Marcello Daniele: mentre alcuni militari dichiaravano in arresto il giovane, identificato per tale S.M. (di anni 21), di Moschiano, e provvedevano ad estirpare le cinque piante di cannabis indica presenti sul posto, un’altra pattuglia della Tenenza di Baiano dava contestualmente corso ad una perquisizione domiciliare presso l’abitazione del responsabile: a seguito tale operazione venivano rinvenute altre 10 piante di canapa indiana, anch’esse poste sotto sequestro. La medesima perquisizione consentiva di individuare altresì circa 7 chilogrammi di una miscela di semi di canapa presumibilmente destinati alla semina.
Sulla base delle immediate indicazioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino, nei confronti del giovane responsabile erano immediatamente disposti gli arresti domiciliari, in attesa della celebrazione del processo per direttissima per le constatate ipotesi di reato di produzione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti di cui all’articolo 73 del D.P.R. 309/1990.

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