Conceria abusiva con al lavoro clandestini

Conceria abusiva con al lavoro clandestini
Conceria abusiva e al lavoro stranieri clandestini. Ennesimo blitz in un opificio da parte dei carabinieri a Solofra. Al momento del blitz dei militari dell’Arma degli 11 lavoratori presenti, di cui 8 di nazionalità indiana, nessuno è risultato regolare in quanto mai assunto. Non solo. L’azienda è r…

Conceria abusiva con al lavoro clandestini

Conceria abusiva e al lavoro stranieri clandestini. Ennesimo blitz in un opificio da parte dei carabinieri a Solofra. Al momento del blitz dei militari dell’Arma degli 11 lavoratori presenti, di cui 8 di nazionalità indiana, nessuno è risultato regolare in quanto mai assunto. Non solo. L’azienda è risultata sprovvista di certificato di agibilità, della prevista autorizzazione sanitaria nonché del certificato della regolarità dell’impianto elettrico. Inoltre l’ispezione ha permesso di riscontrate numerosissime irregolarità relative allo scarico dei rifiuti. Infatti in totale assenza di un registro di carico e scarico, gli scarti della lavorazione delle pelli erano in gran parte accantonati negli stessi locali adibiti al lavoro dei manovali. Durante gli accertamenti è emerso altresì che il locale ove era svolta l’attività, oltre a versare in pessime condizioni igienico sanitarie, con le pareti ed il soffitto allo stato grezzo della lavorazione completamente annerite dalla fuliggine, era completamente abusivo, ovvero realizzato in assenza di permesso a costruire, gravato inoltre da un’ordinanza di demolizione emessa dal Comune di Solofra nel 2002. A seguito di quanto riscontrato, i militari operanti hanno informato la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino e l’Autorità Amministrativa competente, denunciando in stato di libertà il proprietario del laboratorio conciario. L’intera struttura, del valore di circa 250mila Euro circa, è stata sottoposta a sequestro preventivo. Al termine dei controlli effettuati inoltre il titolare è stato segnalato alla Direzione Provinciale del Lavoro per aver svolto abusivamente l’attività in argomento non avendo provveduto alla variazione sociale della propria ditta, iscritta ancora quale azienda edile, mentre per i cittadini indiani, risultati tutti irregolari sul territorio nazionali, sono state attivate le procedure per l’espulsione dal territorio nazionale.

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