Concordato Picariello, il riesame dice no al sequestro dei beni

Il tribunale del riesame ha rigettato la richiesta di sequestro di beni per un valore di 800mila euro avanzata dalla procura della Repubblica di Avellino nei confronti dell’avvocato Emilio Sandulli (classe 1946, omonimo di un altro legale del foro avellinese, estraneo alla vicenda). Il professionista è indagato nell’ambito di una indagine sulla gestione della procedura di concordato preventivo che interessò la società dell’imprenditore edile Augusto Picariello.

L’avvocato Sandulli era infatti uno dei tre liquidatori della procedura. In base alla denuncia presentata da una dipendente e da un erede la liquidazione dei beni avrebbe determinato un attivo patrimoniale dopo il pagamento dei debiti. Attivo pari alla cifra di circa 800mila euro che avrebbe dovuto rimanere a disposizione sul conto corrente della procedura liquidatoria, ma che invece, in base alle tesi della procura e della guardia di finanza, è stato distratto dal professionista. Di qui l’ipotesi di reato di peculato formulata nei confronti dell’avvocato Sandulli, ma negata sia dal Gip che dal riesame. Le indagini preliminari sono state prorogate nella scorsa estate.

Nei primi mesi dell’anno prossimo la procura dovrà decidere se archiviare il procedimento, oppure richiedere il rinvio a giudizio per l’indagato.

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