Controlli anti-clandestinità, arrestato senegalese

Controlli anti-clandestinità, arrestato senegalese
Nella giornata di ieri, i carabinieri della Compagnia di Avellino hanno dato corso a un nuovo servizio coordinato per il controllo dei cittadini stranieri e la repressione del fenomeno dell’immigrazione clandestina, questa volta tutto concentrato nelle periferie più prossime alla città e nei vicinis…

Controlli anti-clandestinità, arrestato senegalese

Nella giornata di ieri, i carabinieri della Compagnia di Avellino hanno dato corso a un nuovo servizio coordinato per il controllo dei cittadini stranieri e la repressione del fenomeno dell’immigrazione clandestina, questa volta tutto concentrato nelle periferie più prossime alla città e nei vicinissimi centri di Mercogliano e Atripalda. Tra i tanti stranieri controllati, da quelli di nazionalità nordafricana e quelli provenienti dal Medio Oriente, tanti quelli regolari ma molti anche quelli trovati non in perfetta regola con il permesso di soggiorno e i documenti necessari a permanere sul suolo italiano. Nel corso del servizio, i carabinieri della Stazione di Avellino hanno fermato 3 cittadini senegalesi senza documenti, che dopo gli accertamenti del caso sono stati portati presso l’Ufficio Stranieri per avviare le pratiche relative alla loro espulsione. Diversamente, i militari della Stazione di Atripalda hanno trovato un altro senegalese che a seguito degli accertamenti sulla sua identità personale è risultato già colpito da un provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di Verona nel 2007. In base al nuovo reato di clandestinità, il giovane senegalese è stato tratto in arresto e nel corso della mattina sarà giudicato presso il Tribunale di Avellino. Medesima sorte è toccata anche a 3 cittadini indiani sorpresi dai militari della Stazione di Atripalda presso le giostre di quel centro abitato. I controlli sulla loro identità personale, anche condotti tramite il sistema di rilevamento delle impronte digitali, hanno portato i militari ad accertare che anche quelli erano clandestini in Italia, cioè permanevano sul suolo italiano senza alcun valido titolo, benché ancora nessuno di essi fosse colpito da provvedimento di espulsione. Anche loro, quindi, sono stati accompagnati presso l’Ufficio Stranieri per l’avvio delle pratiche relative alla loro espulsione.

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