Crac pastificio Amato, indagati i vertici di Banca della Campania

Giuseppe Mussari (all’epoca, presidente del Monte dei Paschi di Siena), Paolo del Mese, Franco Ceccuzzi (rispettivamente presidente e componente della commissione Finanze della Camera negli anni 2006/2008), i componenti del CdA, il direttore generale e un direttore protempore di filiale di Banca della Campania sono i destinatari dell’avviso di conclusione indagini preliminari relativo al fallimento della ”Antonio Amato & C Molini e Pastifici in Salerno S.p.A.” e a un procedimento collegato. Lo comunica una nota della Guardia di Finanza di Salerno che ha notificato l’avviso, in totale, a 14 indagati: per tutti, l’ipotesi di reato e’ di concorso in bancarotta fraudolenta. In particolare – sottolinea la nota -, agli esponenti di Banca della Campania, la procura della Repubblica di Salerno contesta di aver concorso a causare il fallimento del pastificio in quanto, ”pur nella consapevolezza dello stato di dissesto finanziario dell’azienda, ne hanno aumentato l’insolvenza con operazioni dolose di erogazione di credito poste in essere in violazione della vigente normativa bancaria in quanto realizzate in assenza di fatture e sulla base di assegni post datati, tratti a garanzia della erogazione, per un importo di euro 2,5 milioni, nonche’ nell’aver incrementato, in una situazione di ben conosciuta illiquidita’ della fallita, le linee di credito fino a 6,8 milioni di euro, causando un ritardo nella definitiva emersione dello stato di insolvenza”. A Mussari e agli ex onorevoli Del Mese e Ceccuzzi, l’Autorita’ Giudiziaria contesta invece il contributo al fallimento del pastificio Amato ”relativamente alla concessione di un finanziamento finalizzato all’operazione di spin off immobiliare mediante la vendita dell’immobile sede dell’ex pastificio in via Picenza a Salerno alla neocostituita societa’ ”AMATO RE S.r.l.”.

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