D’Andrea-Tirri: solidarietà vera a Genzale e Melillo

“Il 1° Maggio è vera festa, perché questo è il giorno ove l’Uomo si ferma a guardare il suo cammino nella Storia. E scopre che dal lavoro deriva la civiltà sua, che lo porta allo stato di Persona. Nel lavoro l’Uomo si “umanizza”; sente la sua carne e i suoi bisogni, scopre la sua dignità, e si immerge in valori di libertà, di giustizia, di crescita materiale ed immateriale. Il Centrosinistra deve rappresentare ciò, e deve ancor più appropriarsi di tutto questo per configurarsi come l’area politica ove il Lavoro sia vera stella cometa, e dove la difesa di esso e dei Lavoratori si riconosca come il cardine della sua azione politica” E quanto affermano in una nota Aldo D’Andrea e Bernardino Tirri de ‘I Resistenti, con il Sud’.
“In Irpinia, oggi, viviamo un periodo di declino, con l’aumento della disoccupazione e della chiusura di Aziende. A questo si aggiunge, purtroppo, anche la protervia di un potere sordo e cieco, che pare, sia intento a trasferirci problemi aggiuntivi non nostri. Il riferimento è chiaramente indirizzato all’Amministrazione Regionale, che sorda alle proteste, decide di offendere la nostra Provincia con decisioni che sono il frutto della loro arroganza ed indifferenza verso una popolazione già provata di suo, a causa di politiche nazionali, che, da come appaiono, servono scientificamente a penalizzare il Sud-Italia.
Ovvio che nella confusione e nell’arretramento, crescono polemiche e comportamenti. Se ne registrano tante qui da noi, e a tutti i livelli, Amministrazioni comprese. Quello che più mi è apparso fuori luogo, sbagliato nella forma e nella sostanza, è il diverbio tra l’On. C. De Mita ed il Direttore Genzale, con il coinvolgimento, suo malgrado, dell’ottimo Melillo. Buon Dio, da un politico esperto, avveduto, intelligente come l’On. De Mita una tale caduta di stile può essere solo sorprendente, e proprio per le elevate doti del’On De Mita, una “retromarcia” , oltre che auspicabile, è lecito attenderla.
La professione del giornalista, ancorché a volte antipatica a molti, merita il rispetto che, per principio, deve darsi al Lavoro; il Direttore Genzale e il Dott. Melillo sono innanzitutto lavoratori, tra l’altro, seri, scrupolosi, impegnati, intelligenti, ed esprimono il loro diritto di critica in libertà. Ancorché a volte antipatica la loro professione, come si diceva, pure questa è riconosciuta fondamentale nelle democrazie mature, rappresentando essa “un potere” di controllo, che tende ad includere le “masse”, e a renderle partecipi della gestione del potere.
“I Resistenti, con il Sud”, esprimono solidarietà al Direttore Genzale e al Dott. Melillo, e a loro si associano Aldo D’Andrea e Bernardino Tirri, tesserati Italia Dei Valori”.

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