Delitto Cipolletta, i familiari: “Basta fango, ora pena esemplare”

“Prima lo hanno barbaramente assassinato e adesso qualcuno cerca anche di infangare la sua memoria”. Duro sfogo dei familiari dei Sabino Cipolletta, l’ex autista di scuolabus del comune di Contrada ucciso a martellate il 30 settembre di due anni fa nella sua abitazione di via Nazionale. A parlare è suo fratello Lorenzo. “Ora basta con il fango – dice – si parla della vita privata di mio fratello e non dell’efferato delitto. E’ un gioco al massacro che noi familiari contrasteremo con tutte le forze. Adesso ci attendiamo una pena esemplare”. Ieri c’è stata una nuova udienza in Corte d’assise ad Avellino. Alla sbarra c’è Mario Ferraro, 27 anni. E’ accusato dell’omicidio del sessantenne. Per lo stesso reato è stato già condannato a 15 anni di reclusione con il rito abbreviato, Savino Cibelli, 26 anni, che ha confessato il delitto.

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