Denunciati cacciatori e sequestrati animali ed armi |
Denunciati cacciatori e sequestrati animali ed armi
I Carabinieri della Compagnia di Montella, in collaborazione con i dirigenti delle scuole elementari e medie di Volturara Irpina, all’interno del progetto sulla “cultura della legalità” nell’ambito delle attività pianificate dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, hanno organizzato una mattinata speciale per liberare, nei boschi del Terminio, decine di volatili sequestrati a due bracconieri napoletani intercettati nella mattinata di domenica, mentre erano intenti a predisporre reti e trappole per catturare ignari cardellini attirati dal richiamo di altri uccelli usati come esca: nell’auto dei bracconieri i Carabinieri hanno trovato altri cardellini già catturati, nonché attrezzature per predisporre decine di trappole ai danni degli uccelli dell’Alta Irpinia che, catturati illecitamente, potevano fruttare decine di migliaia di euro sul mercato napoletano e casertano, dove sono molto richiesti ed apprezzati. Alla liberazione, dei malcapitati uccellini, tutti cardellini, hanno partecipato con vivo interesse circa 300 alunni di tutte le fasce di età, alcuni dei quali con i genitori. L’obiettivo primario dell’incontro è stata la promozione della cultura della legalità che prevede come primo contesto di apprendimento la famiglia, la scuola, lo sport e la propria sfera di amicizie. Nello specifico i Carabinieri hanno organizzato la particolare attività al fine di avvicinare il mondo dei giovani al mondo delle Istituzioni, in questa occasione rappresentate dai Carabinieri, impegnati nella salvaguardia del patrimonio faunistico. A conclusione dell’incontro i Carabinieri hanno riservato una sorpresa agli studenti dando loro la possibilità di liberare i volatili sequestrati e farli tornare nel loro ambiente naturale. Nel corso dei servizi, pianificati per il contrasto del bracconaggio, grazie alla proficua attività info-operativa e confortati anche da alcuni spunti informativi derivanti dall’approfondita conoscenza del territorio e della realtà locali, numerosi sono stati i cacciatori incappati nei controlli dei Carabinieri. In molti casi è stato accertato, purtroppo, che i cani da caccia, vengono stipati nei cofani delle automobili dagli ingrati proprietari che provengono dalle province di Napoli, Salerno e Caserta ed arrivano in Alta Irpina per cacciare avvalendosi delle capacità venatorie dei propri animali che, tuttavia, costringono a patire inutili sofferenze perché trasportati per lunghi tragitti stipati, quasi soffocati, nei cofani angusti delle loro vetture e/o in gabbie troppo piccole e ristrette. Anche in questo fine settimana, a riprova di questo fenomeno duro a morire, i Carabinieri della Compagnia di Montella nel corso dei servizi lungo la fondovalle Sele hanno intercettato e fermato una autovettura all’interno della quale, nel cofano erano stipati tre cani di grossa taglia di razza setter. I due incoscienti ed ingrati cacciatori avevano costruito artigianalmente un’angusta gabbia idonea, per le sue dimensioni, al trasporto di un solo cane. Proprio a causa delle ristrette dimensioni, ma anche per i materiali utilizzati per costruirla, i cani sono stati trovati in evidenti condizioni di grave sofferenza. Per trasportare i due animali, infatti, sarebbero state necessarie almeno due gabbie: il trasportino utilizzato, infatti, per le sue dimensioni, sarebbe stato idoneo al trasporto a stento di un solo cane. I tre cani di razza setter, utilizzati sia per la caccia che per la ricerca dei tartufi e tutti provvisti del microchip identificativo, sono stati immediatamente liberati dalla disagevole gabbia, all’interno della quale non potevano ne muoversi né addirittura state in piedi. Accertate le inadeguate modalità con cui trasportavano i loro animali, i due cacciatori sono stati denunciati in stato di libertà per maltrattamento di animali. Nel corso degli stessi controlli, la verifica delle armi e delle munizioni in possesso dei cacciatori appena giunti in Alta Irpinia, ha permesso di intercettare un cacciatore che era in possesso di un’arma modificata. Lo sconsiderato cacciatore, infatti, aveva ben pensato di tagliare ad arte le canne del sue fucile. Tale rettifica avrebbe permesso di aumentare la potenza offensive dell’arma poiché, tagliando la canna si “allarga” la rosa di tiro ed è più facile colpire il bersaglio. Anche in questo caso, accertata la grave violazione, il cacciatore è stato denunciato in stato di libertà per aver effettuato la modifica all’arma che è stato sottoposta a sequestro per la successiva confisca e distruzione. Tutte le attività sono state condotte in stretta collaborazione con i magistrati delle tre Procure di Avellino, Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi, competenti per territorio.