Dissequestro Novolegno, soddisfatte Fillea Cgil e Feneal Uil

La Fillea Cgil di Avellino e la Feneal Uil esprimono soddisfazione a seguito del dissequestro dell’impianto di produzione della Novologno di Arcella. “Abbiamo accolto la notizia con sollievo – affermano Toni Di Capua e Carmine Piemonte, segretari provinciali dei due sindacati di categoria – per diverse ragioni. In primis per il fatto che la Novolegno può riprendere la produzione e recuperare il terreno perduto in questi mesi. Inoltre – aggiungono – grazie alla capacità ed alla tempestività del …

La Fillea Cgil di Avellino e la Feneal Uil esprimono soddisfazione a seguito del dissequestro dell’impianto di produzione della Novologno di Arcella. “Abbiamo accolto la notizia con sollievo – affermano Toni Di Capua e Carmine Piemonte, segretari provinciali dei due sindacati di categoria – per diverse ragioni. In primis per il fatto che la Novolegno può riprendere la produzione e recuperare il terreno perduto in questi mesi. Inoltre – aggiungono – grazie alla capacità ed alla tempestività del management del Gruppo e del direttore tutti gli interventi per la messa in sicurezza della linea sono stati effettuati in breve tempo e con un consistente impegno finanziario, a dimostrazione della volontà dell’azienda di continuare ad operare in provincia di Avellino. Non tralasciamo – osservano di Capua e Piemonte – l’aspetto non secondario per cui in tal modo si fanno coesistere i principi della tutela ambientale, della sicurezza sui luoghi di lavoro e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Un convinto plauso va anche alla magistratura che dopo aver condotto con celerità le indagini ed aver attuato il sequestro dell’impianto, ha altrettanto alacremente disposto la ripresa delle attività non appena accertato il rispetto degli adempimenti intimati all’azienda. Non va inoltre dimenticato – concludono i due segretari – il grande senso di responsabilità mostrato dalle maestranze della Novolegno in questo momento di difficoltà e lo spirito di sacrificio mostrato in questi mesi. Riteniamo che con la ripresa delle attività a pieno regime, l’azienda possa in breve tempo colmare il gap registrato in questo periodo di difficoltà e riconquistare il mercato di riferimento”.

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