Faenza, ruba in un cantiere edile: in manette avellinese

FAENZA – Avellinese di nascita, solarolese di adozione, a Faenza per cercare lavoro. O per lo meno toglierlo agli altri. Sono i tratti di G.I., 39enne campano arrestato dai carabinieri nella notte tra il 30 giugno e il primo luglio, con l’accusa di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e furto aggravato. L’uomo è stato infatti sorpreso dai residenti di via Canal Grande mentre scappava da un cantiere dell’impresa edile Giovanni Rava. Fornita la segnalazione al comando del “112”, sulle tracce dell’uomo si sono sguinzagliati i carabinieri di Faenza, che nel giro di poco gli hanno stretto le manette ai polsi. Ad incastrarlo la scarsa dimestichezza con la fuga, l’hanno notato in molti a bordo di una Fiat Marea bianca, e l’aver continuato a girare per la città con la refurtiva nel bagagliaio.
La segnalazione in caserma è arrivata intorno alle 23.30 e riferiva di un uomo visto scappare dal cantiere di via Canal Grande a bordo di una Fiat Marea bianca, in direzione ovest. I militari si sono quindi messi alla ricerca dell’auto, intercettata poco dopo e fermata in via Boaria. L’uomo non era solo, con lui c’era la convivente, a quanto pare ignara del furto. Indispettito dall’alt dei carabinieri, l’avellinese ha cominciato a sbraitare fino a quando all’interno del veicolo non è spuntata una pompa ad immersione per uso edile dal valore di 200 euro.
Riconsegnato lo strumento al titolare del cantiere, G.I è stato rinchiuso nelle celle di sicurezza della caserma manfreda, in attesa del processo per direttissima avvenuto venerdì mattina. In tribunale a Ravenna il giudice Farinella ha concesso i termini della difesa fino al 19 luglio, obbligando fino a tale data l’imputato a non lasciare Solarolo, con il divieto di uscire di casa dalle 22 alle 6.

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