False badanti, da rifare il processo che vede coinvolto un irpino

MORBEGNO (SO) – Il processo sulle false badanti a carico del dottor Aniello Iannaccone, originario di Avellino, a lungo medico del carcere sondriese, dell’avvocatessa polacca e residente a Sondrio dove è sposata a un collega, Krasimira Dimitrova Pozharlieva e del commerciante cinese Huang Feng Kong, che vive nel capoluogo valtellinese, va rifatto. Lo ha stabilito la Cassazione, in accoglimento alle obiezioni sollevate dall’avvocato Rossella Sclavi, difensore del medico. Erano accusati, a vario titolo, di falso e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e nei mesi scorsi patteggiarono la pena.
I giudici della Suprema Corte, con sentenza depositata lo scorso 5 maggio, dispongono l’annullamento «senza rinvio della sentenza impugnata nei confronti di Iannaccone e, per l’effetto estensivo, nei confronti di Pozharlieva e Kong e dispone la trasmissione degli al Tribunale di Sondrio per l’ulteriore corso». Il gip di Sondrio, Barbara Licitra, saputo della decisione, rilevato che il giudice «deve instaurare il processo ex novo», ieri ha fissato al prossimo 28 ottobre la data della nuova udienza a Palazzo di giustizia, dopo aver informato il pm Luisa Russo, gli imputati e la parte offesa.
Nell’indagine dei carabinieri del Nucleo investigativo coinvolte numerose persone, anche di Morbegno e dintorni, fra quanti che finsero di ingaggiare badanti.

SPOT