Fillea, Famiglietti: “Meno infortuni perché l’edilizia è ferma”

I dati riguardanti l’Irpinia, relativamente al numero di infortuni registrati nel 2011, diramati dall’INAIL, se da un lato rappresentano la precisa realtà numerica, non restituiscono la realtà dei fatti in materia di sicurezza. Lo afferma la Fillea CGIL di Avellino che, con il segretario provinciale, Antonio Famiglietti, aggiunge: “Nel 2011, abbiamo registrato un vertiginoso calo delle ore lavorate in edilizia, come in altri comparti. …

I dati riguardanti l’Irpinia, relativamente al numero di infortuni registrati nel 2011, diramati dall’INAIL, se da un lato rappresentano la precisa realtà numerica, non restituiscono la realtà dei fatti in materia di sicurezza. Lo afferma la Fillea CGIL di Avellino che, con il segretario provinciale, Antonio Famiglietti, aggiunge: “Nel 2011, abbiamo registrato un vertiginoso calo delle ore lavorate in edilizia, come in altri comparti.
I dati relativi agli infortuni sono calcolati su cifre assolute, confrontando i numeri del 2010 con quelli del 2012, ma non sono stati ponderati e rapportati alle ore lavorate, al numero di cantieri e di luoghi di lavoro attivi. E’ evidente – aggiunge Famiglietti – che diminuendo le ore di lavoro diminuiscono gli infortuni. Siamo interessati a conoscere i dati relativi e non le cifre assoluti, sicuri che l’andamento degli infortuni non è affatto in diminuzione. Lontani dalla volontà di polemizzare con l’Inail – spiega Famiglietti – vogliamo solo evidenziare che la sicurezza sui luoghi di lavoro non è data dal numero degli infortuni, che tra l’altro confermano il dato invariato per quanto riguarda le morti sul lavoro. Riteniamo che le politiche e le attenzioni per la salvaguardia della salute dei lavoratori debbano andare oltre la registrazione di un dato meramente numerico. Anche per ribadire la necessità di una maggiore attenzione alla tutela dei lavoratori, la Fillea CGIL, sarà in piazza con pieno sostegno all’iniziativa, nell’ambito della manifestazione unitaria di sabato prossimo ad Avellino.
L’edilizia – conclude Famiglietti – è il settore che più di altri ha subito la crisi, che attende una politica di responsabilità, volta a promuovere gli interventi per la crescita, sul versante delle infrastrutture. Ribadiamo che c’è la necessità primaria di dare slancio alle costruzioni, per avviare in circolo virtuoso di ripresa degli investimenti, considerando che questo comparto rappresenta al pari dell’industria, uno dei veicoli principali per la ripresa economica e per lo sviluppo”.

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