Frode sulle sigarette: blitz Gdf, tre denunce |
Frode sulle sigarette: blitz Gdf, tre denunce
Andava a ritirare tabacchi per conto di una rivendita per poi rivenderli nella propria, in violazione al regime di autorizzazioni previsto dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato: una singolare ipotesi di frode unita ad evasione fiscale scoperta dalle Fiamme Gialle a conclusione di un servizio che ha portato alla denuncia di tre soggetti ed al sequestro di quasi 160 chili di tabacchi lavorati nazionali (per un valore complessivo di oltre 27 mila euro). Mettendo a confronto i dati acquisiti presso l’Amministrazione dei Monopoli con riferimento ai quantitativi di tabacco per le rivendite rispetto alla densità abitativa dei comuni del territorio di competenza, gli uomini della Tenenza di Sant’Angelo dei Lombardi, agli ordini del tenente Massimo Devito, hanno posto la loro attenzione sulle rivendite che sembravano approvvigionarsi di quantitativi superiori a quelle che potevano essere le potenziali esigenze in relazione al bacino d’utenza. Nell’ambito di tale paziente lavoro d’analisi, particolare rilevanza assumeva sin da subito il caso di una rivendita di tabacchi sita in Morra de Sanctis (AV), paesino dell’Altirpinia che conta complessivamente 1.408 residenti: l’esercizio infatti aveva incrementato i propri acquisti di sigarette del 5.000 %, passando negli ultimi tempi da un abituale ordinativo di cinque chilogrammi ad un approvvigionamento per oltre due quintali e mezzo. Dopo alcuni appostamenti, veniva deciso nella giornata di mercoledì 16 dicembre di dar corso ad un vero e proprio pedinamento in modo da seguire tutte le fasi dell’approvvigionamento, a cominciare dal ritiro delle sigarette presso il deposito dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato sito in Sant’Angelo dei Lombardi. La conferma dell’intuizione alla base del servizio (e l’ovvia spiegazione dell’incremento di quantitativi richiesti) veniva alla luce quando i militari, nel seguire il furgone dopo che si era approvvigionato, scoprivano che, invece di consegnare le sigarette presso la rivendita di Morra de Sanctis (AV), il mezzo proseguiva la sua corsa sino a lasciare l’Irpinia e raggiungere una ulteriore rivendita di tabacchi sita in san Giuseppe Vesuviano. Si decideva quindi di intervenire in maniera palese e di controllare il furgone, di accedere presso la rivendita di San Giuseppe Vesuviano (NA) nonché, contestualmente, venivano avvisati i militari che erano rimasti in Morra De Sanctis (AV) per l’avvio di un analogo controllo presso la rivendita a quella sede. Secondo quanto stabilito dalla normativa (articolo 81 del D.P.R. 14.10.1958 nr. 1074), dopo la cessione dal deposito dei generi di Monopolio competente per zona, i tabacchi devono essere custoditi esclusivamente in locali ed in luoghi per i quali siano stati autorizzati: la bolletta rilasciata dal monopolio autorizza il titolare della rivendita (o un suo delegato) ad effettuare il trasporto dei tabacchi dal magazzino stesso alla rivendita o, in alternativa, in un luogo diverso nella disponibilità del titolare dell’autorizzazione alla commercializzazione, ma sempre e comunque nelle vicinanze della rivendita, con obbligo di immediato trasporto presso il sito individuato. Sulla base del meccanismo individuato, in sintesi, il titolare della rivendita di San Giuseppe Vesuviano (NA), nel curare il ritiro dal magazzino dei generi di Monopolio per conto della titolare dell’esercizio commerciale di Morra De Sanctis (AV), con la connivenza di quest’ultima in realtà si approvvigionava, “in nero”, di un quantitativo superiore rispetto a quanto ufficialmente risultante presso l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. I cartoni di sigarette, dopo esser stati quantificati per un peso complessivo di 156,15 chilogrammi di tabacchi lavorati nazionali, venivano sottoposti a sequestro ai sensi dell’articolo 354 del codice di procedura penale. Nei confronti dei responsabili, identificati in tale S.C. (di anni 35), la titolare del titolare della rivendita di Morra De Sanctis (AV), in tale C.S. (di anni 40), il titolare del tabacchino di San Giuseppe Vesuviano (NA), ed in tale C.T. (di anni 39), il conducente del furgone nonché consorte della suddetta S.C.., scattava la denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola per le violazioni di cui all’articolo 96 della legge nr. 907/1942 (“vendita di generi di Monopolio senza autorizzazione ed acquisto da persone non autorizzate alla vendita”) ed all’articolo 83 del D.P.R. nr. 1074/1958 (“cessione od acquisto illecito di generi di Monopolio”), con l’aggravante prevista dall’articolo 8 della legge nr. 27/1951 in relazione all’elevata quantità di tabacco oggetto della violazione. Dopo l’intervento palese sfociato nel sequestro di mercoledì scorso (convalidato dall’autorità giudiziaria nella giornata odierna), sono partite le ulteriori verifiche della Tenenza di Sant’Angelo dei Lombardi, mirate alla ricostruzione dei quantitativi di tabacchi lavorati nazionali venduti attraverso l’ingegnoso meccanismo di frode all’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato: al momento si stimano vendite per un valore di almeno 1 milione e 800 mila euro nel corso di tutto il 2009. Allo stesso tempo, utilizzando il medesimo percorso operativo e di analisi sviluppato dalla Tenenza, sono stati avviati accertamenti su tutto il territorio della provincia di Avellino e non si esclude che il raffronto tra dati dei Monopoli ed effettive potenzialità di vendita possa portare ad ulteriori risultati per altre rivendite, con un range di irregolarità che, partendo sicuramente dall’evasione fiscale, può esser anche alla base per la configurazione di ipotesi di contrabbando vero e proprio.