Gdf, controlli lavoro nero: scoperte tre irregolarità

Gdf, controlli lavoro nero: scoperte tre irregolarità
E’ stato avviato dal Comando Provinciale di Avellino, il complesso piano di controlli tesi al contrasto del lavoro sommerso, con interventi presso le attività commerciali che, per la particolare tipologia di lavoro, possono nascondere fenomeni di “lavoro nero”. Maggiormente nel dettaglio questa pri…

Gdf, controlli lavoro nero: scoperte tre irregolarità

E’ stato avviato dal Comando Provinciale di Avellino, il complesso piano di controlli tesi al contrasto del lavoro sommerso, con interventi presso le attività commerciali che, per la particolare tipologia di lavoro, possono nascondere fenomeni di “lavoro nero”. Maggiormente nel dettaglio questa prima fase operativa, finalizzata anche a verificare il rispetto delle disposizioni attinenti le posizioni dei lavoratori ed il regolare assolvimento dei connessi obblighi retributivi, fiscali e previdenziali (contributivi ed assicurativi), si è incentrata in particolare verso il settore della ristorazione e delle costruzioni, comparti commerciali ove talvolta con maggior facilità, eventualmente con impieghi anche su base giornaliera, possono essere impiegati lavoratori in maniera irregolare. Dopo una preliminare attività tesa alla acquisizione di elementi informativi, con appostamenti in loco e rilievi presso le banche dati in uso al Corpo, nella giornata di sabato 6 febbraio 2010, giorno di particolare attività per il settore della ristorazione, un primo intervento è stato portato a termine dagli uomini della Brigata di Solofra, agli ordini del maresciallo aiutante Giovanni CARUSO presso un pub avente sede nella cittadina solofrana ed esercente l’attività di ristorazione con preparazione di cibi da asporto. La situazione “fotografata” all’atto dell’accesso presso l’esercizio commerciale è stata poi oggetto di attenta verifica da parte dei finanzieri nell’ottica di verificare se per tutti i lavoratori presenti fosse stato regolarmente costituito il rapporto di lavoro sottostante (in linea con le disposizioni legislative di cui alla legge nr. 133/2008 istitutiva, tra l’altro, del cosiddetto “libro unico del lavoro”) e se le mansioni svolte corrispondessero alla tipologia di contratto in cui erano stati inquadrati. Gli approfondimenti relativi alla situazione fotografata consentivano di rilevare come, a far data dal settembre 2009, la società si era avvalsa delle prestazioni lavorative di un lavoratore (di nazionalità italiana) che risultava pertanto stabilmente occupato in carenza delle previste comunicazioni preventive e senza che la circostanza risultasse da scritture o da altra documentazione obbligatoria, con conseguente assenza di copertura assicurativa e previdenziale. Il controllo della Guardia di Finanza di Baiano si concludeva pertanto con la segnalazione del titolare dell’attività commerciale, tale G.P. (di anni 24), nato ad Avellino ma residente in Solofra, alla Direzione Provinciale del Lavoro di Avellino l’impiego “in nero” di un lavoratore e la conseguente prevista sanzione amministrativa (quantificata nella circostanza in un importo massimo di dodicimila euro, maggiorato di ulteriori 22.000 euro circa corrispondenti alla somma di 150 euro per ogni giornata lavorativa prestata dal lavoratore). In esecuzione delle medesime direttive strategiche, nella giornata di ieri, 9 febbraio 2010 gli uomini della Brigata di Baiano procedevano ad un ulteriore controllo presso un cantiere edile aperto in Baiano da parte di un società di costruzioni di Avella (AV). Anche in questo caso, sulla base dei riscontri e degli accertamenti sviluppati dai finanzieri, la situazione “fotografata” all’atto dell’accesso portava alla constatazione della totale assenza di documentazione con riferimento all’impiego presso il cantiere di due dipendenti (di nazionalità italiana), che risultavano pertanto “lavoratori in nero”. L’accertamento in argomento determinava la configurazione di precise responsabilità a carico del titolare dell’impresa, tale A.V. (di anni 63) di Avella (AV), che veniva segnalato alla Direzione Provinciale del Lavoro di Avellino per le medesime violazioni in tema di lavoro ed in materia previdenziale già rilevate a Solofra.

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