Il boss Graziano: “Ai ragazzi insegnamo a sparare”

“Ai ragazzi bisogna imparare a sparare altro che mandarli a scuola”. Così il boss Antonio Graziano, detto non a caso O’ sanguinario, in un’intercettazione ambientale nel carcere di Cuneo dove si trova ristretto al regime del 41 bis. L’esponente del clan di Quindici parlava con la sorella Rosaria. Era il 10 settembre del 2004. Il contenuto di questa intercettazione, così come di altre, è emersa a margine della conferenza stampa del Procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia Rosario Cantelmo e dei carabinieri del comando provinciale di Avellino che ieri hanno arrestato i killer di Vincenzo Cava, padre di Biagio, capo dell’omonimo clan. Tra le due organizzazioni camorristiche del Vallo da decenni è in atto una faida sanguinaria. L’omicidio risale al 1995 e si è riuscito a fare luce grazie alle rilevazioni del pentito Felice Graziano che si è autoaccusato del delitto chiamando in causa anche Antonio Graziano.

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