Inchiesta Dolce vita, i tre indagati si avvalgono della facoltà di non rispondere

Tribunale Avellino

Inchiesta Dolce Vita,  iniziati gli interrogatori  legati al primo filone di indagine. In tribunale questa mattina erano attesi dal Pubblico Ministero Fabio Massimo Del Mauro, titolare dell’inchiesta, i primi tre indagati a piede libero.

Si tratta di M.C. vincitrice del concorso per funzionaria tecnica, D.M. candidato al concorso per vigile urbano, e suo padre A.M., che secondo l’accusa avrebbe ricevuto le domande dell’esame dall’ex sindaco Gianluca Festa. La prima assistita dall’avvocato Ennio Napolillo non si è presentata e si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Mentre gli altri due, padre e figlio, assistiti dall’avvocato Gaetano Aufiero, anche  presenti in tribunale hanno scelto di non sottoporsi all’interrogatorio.

Il 12 settembre sarà poi la volta dell’ex sindaco Gianluca Festa, raggiunto da due ordinanze di misura cautelare e attuaslmente ai domiciliari. Le accuse a carico di Festa comprendono anche depistaggio, presunte irregolarità nei concorsi per vigili urbani e funzionari tecnici, e falsità per ottenere fondi pubblici destinati all’evento Eurochocolate. A queste si aggiunge una nuova ordinanza che ipotizza tre episodi di corruzione nell’esercizio delle sue funzioni. Festa ha già affrontato un primo interrogatorio con il Gip, ma ha rinunciato a un secondo, scelta condivisa anche dagli altri principali indagati, l’architetto Guerriero e Filomena Smiraglia sospesa dai pubblici uffici per un anno. Il suo difensore, il penalista Luigi Petrillo, sta valutando se aderire o meno, anche in vista dell’udienza della Corte di Cassazione, fissata il 18 settembre, chiamata a pronunciarsi sulla illegittimità delle intercettazioni che coinvolgono l’ex sindaco e di escludere alcuni capi di imputazione a lui contestati.

Il 17 è fissato quello per l’architetto Fabio Guerriero attualmente agli arresti domiciiari. Seguiranno il 18 settembre le audizioni di tre imprenditori indagati difesi dagli avvocati Valeria Verrusio, Francesco Iandoli, Angelo Iandolo e Domenico Carchia. Il 19 settembre sarà invece il turno di Gianluigi Marotta, dirigente comunale del settore finanze.

Sarà il Giudice per le indagini preliminari a valutare, sulla base degli elementi raccolti, sulla legittimità della richiesta di giudizio immediato e ad accogliere la richiesta della Procura guidata da Domenico Airoma.

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