Inchiesta “Dolce Vita”, presentato il ricorso in Cassazione per Festa

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L’inchiesta “Dolce Vita” che coinvolge l’ex sindaco Gianluca Festa arriva davanti alla Corte di Cassazione. I legali dell’ex primo cittadino – Luigi Petrillo e Concetta Mari – hanno depositato il ricorso alla suprema Corte di Roma. L’ istanza, presentata, dopo il rigetto del ricorso presentato dai due difensori, davanti al tribunale Riesame, che con l’ordinanza firmata fdal giudice Maria Vittoria Foschini, ha confermato la misura cautelare ai domiciliari disposta dal gip del tribunale di Avellino Giulio Argenio.

ll ricorso, di cui si attende la data di discussione, non entrerà nel merito delle contestazioni, ma esaminerà solo eventuali questioni di nullità o motivazioni apparenti

I giudici dell’VIII sezione del tribunale di Napoli, che hanno evidenziato il rischio di reiterazione del reato di depistaggio e inquinamento probatorio. Ma non solo hanno sottolineato che “Festa non ha evidenziato alcun cenno di rivisitazione critica della propria condotta e quindi nessuna misura meno afflittiva richiesta dal difensore può sortire efficacia deterrente o impeditiva di atteggiamenti analoghi”.

Durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Giulio Argenio, l’ex sindaco Gianluca Festa aveva dichiarato di aver fornito domande di un concorso per vigili urbani di Brindisi, prese da internet, anziché quelle del concorso per vigili urbani di Avellino. Tuttavia, le indagini dei carabinieri hanno smentito la sua versione, accertando la corrispondenza tra il materiale ricevuto dall’indagato e le prove espletate il 13 dicembre 2023 presso il comune di Avellino.

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