Lotta alla droga, Colonello Albanese: “Proteggerre i giovani per garantire loro un futuro migliore”

In prima linea nella lotta droga per tutelare i giovani dell’Irpinia. Una missione che è inserita anche nei dodici scatti che compongono il calendario dell’Arma dei Carabinieri presentato al comando di via Brigata ad Avellino, dal comandante colonnello Domenico Albanese.

“L’Arma dei Carabinieri si schiera quotidianamente al fianco dei giovani; una dimostrazione è -afferma il colonnello Albanese – l’operazione conclusasi poche ore fa nel capoluogo. La lotta contro le sostanze stupefacenti e gli abusi in generale è uno dei modi in cui l’istituzione, ma direi tutte le istituzioni, si muove per proteggere i nostri giovani, garantendo loro la libertà di autodeterminarsi e crescere. Quando si interviene, come nell’operazione condotta dalla compagnia di Avellino, si agisce per rendere più pulita la vita dei giovani, per offrire loro un futuro migliore”, ha aggiunto.

Un altro tema chiave, sottolineato dal Colonnello Albanese, è la sicurezza stradale, questione particolarmente rilevante in Irpinia, soprattutto alla luce dell’ultimo incidente mortale in cui ha perso la vita un 17enne, portando a venticinque il numero delle vittime sulle strade locali. “La sicurezza stradale è al centro dell’attenzione del nostro prefetto e di tutte le forze di polizia. Sono state adottate alcune iniziative condivise, che verranno attuate nei prossimi mesi. L’Arma dei Carabinieri, infatti, si impegna a infondere un maggiore senso di responsabilità soprattutto nei giovani, cercando di instillare il rispetto delle norme stradali per prevenire tragedie simili. Nell’ambito del rapporto dell’Arma con le singole comunità e le stazioni, già da tempo il nostro obiettivo è di infondere, soprattutto nei giovani, un senso di rispetto delle regole per prevenire tragedie simili”.

Infine, il Colonnello si è soffermato sui crimini digitali, come il revenge porn, fenomeno in notevole aumento soprattutto tra i giovani. “Negli ultimi tempi, in accordo con la Procura della Repubblica e il dottor Airoma, abbiamo strutturato un percorso di supporto per tutte le vittime di reato, affinché ogni operatore di polizia che si trova a raccogliere una denuncia possa garantire alle vittime di sentirsi accompagnate, di non rimanere sole”, ha affermato. Un impegno continuo quello dell’Arma, per assistere le vittime non solo nel momento della denuncia ma anche durante il delicato percorso successivo. “Il rischio che non possiamo correre è che una donna decida di non denunciare per il timore di trovarsi sola ad affrontare il problema. Dobbiamo accompagnarla in tutto il percorso successivo alla denuncia, cosa che già facciamo e continueremo a fare anche grazie ai referenti per la violenza di genere, presenti sia nei reparti singoli, sia a livello provinciale, tramite il nostro nucleo investigativo”.

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